In dirittura di arrivo la direttiva europea, denominata “Greenwashing”, che modificherà le regole per la pubblicità e la concorrenza al fine di tutelare consumatori, clienti e fornitori contro le pratiche commerciali sleali e l’obsolescenza programmata dei prodotti.
Insieme alla proposta di direttiva sorella denominata “Green Claim”, anch’essa di prossima pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, la “Greenwashing” introduce nuove stringenti misure destinate a modificare in modo sensibile il mondo del marketing e della pubblicità.
Quali sono le principali misure della direttiva Greenwashing
Fra le nuove misure, destinate a tutti gli operatori di mercato (imprese, agenzie….) ricordiamo:
- L’obbligo di svolgere una valutazione per comprovare le dichiarazioni ambientali (cioè tutte le dichiarazioni “forma testuale o contenute in un’etichetta”). Questa valutazione deve basarsi su criteri rigorosi, comprese le prove scientifiche, e deve tenere conto del ciclo di vita del prodotto
- Nuovi requisiti di comunicazione in relazione alle dichiarazioni ambientali, tra cui l’bbligo di accompagnarle con informazioni sulla loro fondatezza in forma cartacea o in forma digitale (es. link web, codice QR o equivalente)
- L’obbligo per gli operatori che fanno dichiarazioni ambientali comparative (cioè comparazioni con altri operatori o altri prodotti) di garantire che tali comparazioni siano basate su informazioni e dati autentici e verificabili
- Procedure per la verifica delle dichiarazioni ambientali e delle etichette ambientali da parte di un soggetto terzo e indipendente, che valuterà la conformità e rilascerà un certificato di conformità una volta completata la verifica
- Maggiore trasparenza rispetto all’assetto societario dei soggetti certificatori.
Quali sono le sanzioni in caso di non conformità con la direttiva
Le potenziali sanzioni in caso di non conformità includono multe, confisca dei ricavi ed esclusione temporanea per un periodo massimo di 12 mesi dalle procedure di appalto pubblico e dall’accesso ai finanziamenti pubblici.
Gli Stati membri potranno imporre sanzioni fino al 4% del fatturato annuo totale del commerciante nello Stato membro interessato.
Per chiarimenti/informazioni contattare:
Ufficio Ambiente e Sicurezza
Sistemi di Gestione Specialistici e Sostenibilità
Dott.ssa Micaela Utili
m.utili@assimprese.bo.it
Numero verde 800 53 30 60