L’obbligo di Pos è stato introdotto per la prima volta nel nostro Paese nel 2012 dal Governo Monti. A gennaio 2014 il Ministero dello sviluppo economico stabilì in 30 euro la soglia per l’accettazione dei pagamenti con carte di debito. L’entrata in vigore delle sanzioni per gli esercenti e i professionisti che non accettano i pagamenti con Pos è stata anticipata al 30 giugno 2022.
Doppia sanzione per chi non rispetta l’obbligo del Pos
La sanzione pecuniaria prevista in caso di mancata accettazione dei pagamenti con il bancomat (Pos) è composta da due voci:
- multa di 30 euro fissi
- somma aggiuntiva del 4 per cento, variabile in base al valore della transazione
Ad esempio: per il mancato rispetto dell’obbligo del Pos, per una transazione di 100 euro si pagherà una multa di 30 + 4 euro; per una transazione da 150 euro si pagherà una multa di 30 + 6 euro.
Chi è obbligato all’adozione del Pos per il pagamento digitale
Sono tenuti a dotarsi di un terminale di pagamento:
- commercianti
- artigiani
- attività di ristorazione
- professionisti che esercitano in proprio e hanno un rapporto diretto con il cliente (ad esempio: avvocati, notai, commercialisti, medici)
- attività ricettive come hotel, B&B e agriturismi.
L’esercente o il professionista deve accettare almeno una tipologia di carta di debito e una di carta di credito (identificate dal marchio del circuito di appartenenza). Non è quindi richiesto che vengano accettati tutte le tipologie di pagamenti digitali, ma almeno una di esse: nel momento in cui l’esercente aderisce a un circuito, deve pertanto sempre accettare i pagamenti con strumenti appartenenti a quel circuito.