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Rinnovabili, il Quinto conto energia penalizza libero mercato

19 Apr 2012 | News

Secondo Confartigianato il decreto presentato dal governo sulle energie rinnovabili (il cosiddetto Quinto conto energia) rischia di bloccare gli investimenti degli imprenditori perché ridurrebbe gli incentivi statali e aumenterebbe i balzelli burocratici. Nei piccoli impianti di energie rinnovabili e della microgenerazione distribuita oggi operano 85.000 imprese che danno lavoro a 150.000 persone e i provvedimenti annunciati dall’esecutivo penalizzerebbero il mercato libero: la riduzione degli incentivi, la contrazione dei tempi per asseverare gli impianti e l’aumento di adempimenti amministrativi colpiscono infatti un settore dalle grandi potenzialità per le piccole imprese sia in termini di innovazione sia per la capacità di creare posti di lavoro. Per Confartigianato è necessario cogliere appieno le opportunità offerte dal settore delle rinnovabili e, se davvero si vuole rendere equo e trasparente il mercato dell’energia, occorre correggere anche i meccanismi di prelievo fiscale, eliminando tutte le distorsioni che finora hanno penalizzato le piccole aziende.