Sono entrati in vigore questi giorni quattro decreti legislativi che recepiscono le direttive europee in materia di rifiuti contenute nel “Pacchetto economia circolare” .
Parliamo del Dl 3 settembre 2020, n. 116 relativo ai rifiuti, agli imballaggi e ai rifiuti di imballaggio. Del Dl 3 settembre 2020, n. 118 relativo a pile e accumulatori e ai rifiuti di pile e accumulatori e sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche. Del Dl 3 settembre 2020, n. 119 relativa ai veicoli fuori uso. Infine il Dl 3 settembre 2020, n. 121 relativo alle discariche di rifiuti.
In particolare dal dal Dl n. 116 arrivano buone notizie per gli artigiani e le piccole imprese. Sono state infatti recepite le indicazioni e le richieste espresse durante l’iter legislativo da Confartigianato in tema di tracciabilità dei rifiuti, assimilabilità dei rifiuti speciali e professionali ai rifiuti urbani, semplificazione degli adempimenti e abbattimento della burocrazia. Si tratta di battaglie storiche della Confederazione e che ora hanno trovato finalmente la loro soluzione.
Dal 26 settembre rientra in vigore anche l’esenzione dall’obbligo della tenuta dei registri di carico e scarico rifiuti per le microimprese con meno di 10 dipendenti che producono solo rifiuti non pericolosi, misura che sgrava le imprese e da un obbligo che comportava costi e rischi di sanzioni.
Ora l’attenzione di Confartigianato si concentrerà sui decreti attuativi che dovranno definire l’operatività del nuovo sistema di tracciabilità, affinché non vengano commessi gli stessi errori che hanno caratterizzato il Sistri. Le imprese devono essere messe in condizione di rispettare gli adempimenti sui rifiuti con una normativa certa, di semplice interpretazione, senza rischio di incorrere in sanzioni inique, evitando le complicazioni burocratiche del passato e con costi sostenibili.