Il regolamento interno aziendale assume un ruolo chiave sempre più rilevante per i datori di lavoro. Sono molte le norme di recente introduzione, infatti, che hanno reso il regolamento uno strumento indispensabile per la gestione dei rapporti tra datore e lavoratori.
Il regolamento aziendale, detto anche regolamento interno aziendale o codice disciplinare, mira a garantire il rispetto delle regole aziendali stabilite, promuovendo un ambiente lavorativo rispettoso e produttivo.
La sua redazione è guidata dalla necessità di chiarire
- le policy
- le normative
- le disposizioni aziendali
assicurando che tutti i membri dell’organizzazione siano allineati agli stessi principi e comportamenti attesi.
Cosa disciplina il Regolamento aziendale
Un regolamento aziendale ben strutturato dovrebbe coprire diversi aspetti della vita lavorativa, garantendo una copertura completa delle situazioni che possono sorgere in azienda.
Potranno essere disciplinati i comportamenti che i lavoratori devono tenere in ingresso e in uscita dall’azienda (ad es: circa l’orario di lavoro, il cambio di indumenti, le timbrature, etc.) così come quelli nell’esecuzione delle specifiche mansioni impartite. Potrà prevedersi uno specifico meccanismo per istituzionalizzare le comunicazioni di ritardi, assenze, richieste di permessi, ferie e pause. Potrà essere regolamentato l’utilizzo dei materiali e dei beni aziendali, per responsabilizzare i dipendenti con oneri di manutenzione e segnalazione ai superiori, nonché per evitare sprechi e garantirne la massima efficienza.
Il codice disciplinare, oltre a regolamentare i comportamenti vietati, disciplina in aggiunta le relative sanzioni correlate in caso di inosservanza delle disposizioni nonché le relative procedure di contestazione e applicazione.
Lo smart working
Il regolamento aziendale è uno strumento utile anche in caso di smart working. E invero, lo svolgimento della prestazione lavorativa in modalità agile non preclude la possibilità di esercizio del potere disciplinare da parte del datore di lavoro e il lavoratore in smart working rimane comunque soggetto al potere organizzativo e disciplinare del datore di lavoro.
Progettare e realizzare un regolamento aziendale non significa “controllo maniacale”. Semmai si pongono l’obiettivo di migliorare la cooperazione, il clima nell’ambiente di lavoro, prevenire i conflitti e permettere a tutti di lavorare in sicurezza, in tutti gli ambiti.
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