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Recovery fund: documento presentato da Cna e Confartigianato alla Regione

20 Apr 2021 | News

Cna e Confartigianato dell’Emilia-Romagna hanno presentato alla Regione il documento condiviso con le proposte per l’artigianato, le micro, piccole e medie imprese e i professionisti, sulla destinazione dei fondi del Next Generation Eu – Recovery and Resilience Fund. Un lavoro di progettazione congiunto che ha permesso alle due associazioni di anticipare i tempi portando al sistema politico-amministrativo i bisogni da cogliere per non perdere questa grande occasione.

Scarica la sintesi del documento unitario

“Siamo grati alla Regione per aver ascoltato le nostre richieste, averci posto domande che guardano al futuro dell’artigianato e aver accolto il nostro documento di sintesi sul Recovery Fund – spiega Davide Servadei, presidente di Confartigianato Emilia-Romagna -. Un documento nato grazie a un percorso di condivisione fatto con Cna, che ci ha permesso di raccogliere e sintetizzare tutte le istanze e le richieste del mondo artigiano. Grazie al lavoro unitario si può perseguire il bene della categoria, senza vincoli di appartenenza o ‘quartiere’ e dando un segnale univoco, e per questo più forte, all’interlocutore istituzionale”

“Sono felice dell’apprezzamento che il Presidente Bonaccini, il sottosegretario Baruffi e gli Assessori Colla e Corsini hanno dimostrato verso il nostro documento – interviene Dario Costantini, presidente di Cna Emilia-Romagna -, e sono particolarmente contento che oggi le due Confederazioni si siano presentate insieme davanti alla Regione, dopo un intenso e proficuo lavoro di condivisione. È già accaduto, anche a livello nazionale ed è una risposta importante agli attuali bisogni delle nostre imprese. Il futuro economico e sociale del Paese dipende dalla capacità di investire sulle piccole imprese a valore artigiano che combinano sostenibilità economica, sociale e ambientale”.

“Un presupposto che riteniamo centrale ed essenziale per la ripartenza del nostro Paese è che si proceda a un cambiamento dell’ambiente che circonda il ‘fare impresa” in Italia, a prescindere dalle dimensioni – commenta Amilcare Renzi, segretario di Confartigianato Emilia-Romagna -. Il futuro economico e sociale del Paese dipenderà sempre più dalla capacità di investire sulle piccole imprese a valore artigiano. Realtà che uniscono sostenibilità sociale, economica e ambientale e che non possono più essere bloccate da una burocrazia incapace di leggere i tempi che stiamo vivendo e che ha fatto fallire tante riforme e progetti di sviluppo annunciati in questi anni”.

“In questa delicata fase – afferma Fabio Bezzi, direttore di Cna Emilia-Romagna -, è fondamentale non solo tutelare il tessuto imprenditoriale ma anche favorire l’avvio di nuove iniziative imprenditoriali. Il Recovery Plan è l’occasione, unica e irripetibile, per accompagnare le micro e piccole imprese nella nuova economia post Covid sia attraverso misure strutturali come la riduzione della pressione fiscale e la semplificazione degli adempimenti burocratici, sia facilitando l’accesso a nuovi strumenti di finanza d’impresa e per l’internazionalizzazione. Dovrà essere organizzata una epocale progettazione rispetto la transizione ecologica e la digitalizzazione delle imprese”.