“Balneari” è il nuovo sindacato di Confartigianato Imprese Emilia Romagna che raccoglie gli imprenditori della riviera romagnola, in particolare delle province di Rimini, Ravenna e Ferrara.
Presidente è stati nominato Mauro Vanni, al suo fianco due vice Gianluca Petrucci e Vittorio Origlia. Il Consiglio direttivo è formato da: Mauro Vanni, Renato Nanni, Vainer Nanni, Marco Cerri e Cristian Ricci per la provincia di Rimini; Alessandro Zangaglia, Gianluca Petrucci per la provincia di Ravenna; Vittorio Origlia per la provincia di Ferrara.
Mentre si annuncia un’estate importante con la ripresa delle attività turistiche e l’aumento delle prenotazioni sia del turismo di prossimità sia di quello straniero, il neo sindacato è già al lavoro per affrontare le tematiche cogenti per la categoria, con l’obiettivo di confrontarsi in tempi molto rapidi con la Regione. Tra queste: le funzioni amministrative in materia turistica degli enti territoriali, l’ordinanza balneare regionale, i protocolli Covid, i finanziamenti, i sostegni e i contributi al settore, le tematiche ambientali legate anche al ripascimento.
“Da parte nostra c’è l’interesse al prosieguo del programma della Regione Emilia-Romagna per la manutenzione dell’arenile e alla realizzazione del nuovo progetto da 22 milioni di euro per il ripascimento delle spiagge nel 2022 – ha affermato appena eletto il neo presidente Mauro Vanni -. Vogliamo inoltre procedere all’approfondimento e allo studio finalizzato all’attivazione del progetto europeo di ricerca Interreg Adriaclim, dedicato allo sviluppo della capacità di adattamento al cambiamento climatico nelle aree costiere”.
“Tra le tematiche calde – continua il presidente -, emerge, forte, anche il tema dell’estensione delle concessioni demaniali marittime ad uso turistico ricreativo al 2033, disposta dalla legge 30 dicembre 2018, n. 145. Sulla questione incombe la decisione definitiva del Consiglio di Stato con l’adunanza plenaria fissata al 13 ottobre per stabilire una posizione unica e autorevole sulla legittimità della norma, oggetto di svariate sentenze contrastanti da parte dei Tar di tutta Italia a causa della presunta incompatibilità col diritto europeo”.
“Si attiverà, in tempi brevissimi – aggiunge Tiziano Samorè, coordinatore del Gruppo categorie di Confartigianato Emilia-Romagna – una forte azione sindacale della categoria degli operatori balneari sul tema, ovviamente a partire dai tavoli istituiti a livello nazionale. È necessario che il Governo vari una disciplina definitiva della materia evitando così che la magistratura eserciti una funzione, impropria, di supplenza alla disciplina della materia attraverso le sentenze”.
Lo stesso Governo, infatti, ha lasciato incompiuto il percorso di riforma del demanio marittimo, l’estensione delle concessioni balneari al 2033 doveva essere solo un fatto transitorio in vista di una legge di riordino che però non è mai arrivata.
E’ fondamentale, ad avviso dei Balneari di Confartigianato Emilia-Romagna, far leva sul valore di mercato dell’impresa balneare, nonché sul riconoscimento della professionalità e delle competenze degli operatori del settore, quale patrimonio di eccellenza e peculiarità, unico al mondo, che caratterizza e qualifica il sistema turistico italiano.