Il 29,6% delle Mpi italiane utilizzano tecnologie digitali e il 18% delle piccole imprese ha deciso di promuovere il Made in Italy facendo pubblicità on line. La quota sale al 54% nel settore turistico, con un viaggio prenotato su internet ogni 2 secondi. Questi sono alcuni dei numeri emersi dal report “Mondi digitali e piccole imprese: alcune evidenze chiave” che raccoglie le evidenze statistiche prodotte nel percorso di ricerca svolto da Confartigianato negli ultimi dodici mesi sulle interazioni tra le matrici tecnologiche digitali e le piccole imprese.
Secondo l'analisi, che ha toccato i temi della manifattura digitale, investimenti, spesa in comunicazione e Ict, sharing economy, banda larga e produttività, internet of things, big data, cloud, pubblicità on line, social network, e-commerce, fatturazione elettronica, home banking, e-money e 'ultimo miglio' delle macchine digitali, sono 800.305 le imprese artigiane che operano in settori interessati da Internet delle Cose, con ricavi previsti in crescita al 2020 al 20,4% annuo.
Ancora, l'8% delle piccole imprese analizzano ed elaborano big data e 111,6 sono i miliardi di euro di esportazioni di macchine e impianti per produrre con un elevato contenuto digitale. In crescita del 13% la produttività delle piccole imprese grazie alla banda ultralarga, così come l'utilizzo di fatture elettroniche, che interessano il 28,8% delle Pmi. Il 34% delle imprese utilizzano social network, dato in linea con la media europea, e il 40,2% di chi naviga online fa acquisti di prodotti di abbigliamento e articoli sportivi.