I contribuenti che, nel corso dell’anno, presentano in sede di dichiarazione dei redditi dei “carichi di famiglia” hanno diritto a specifiche detrazioni dall’imposta lorda.
I soggetti che possono risultare fiscalmente a carico sono
- coniuge non legalmente ed effettivamente separato (o parte dell’unione civile tra persone dello stesso sesso)
- figli (anche se adottivi, affidati o affiliati)
- altri familiari (soggetti di cui all’articolo 433, C.c.)
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Assegno unico e universale
Si ricorda che a decorrere dall’1 marzo 2022 è stato istituito l’assegno unico e universale per i figli a carico. Contestualmente è stato rivisto il sistema delle detrazioni per carichi di famiglia, apportando una serie di modifiche direttamente sull’articolo 12, TUIR. A seguito dei cambiamenti introdotti:
- non sono più efficaci le detrazioni fiscali per i figli a carico con meno di 21 anni, incluse le maggiorazioni per i figli minori di tre anni e con disabilità
- è stata abrogata la detrazione per famiglie numerose
Per i figli di età inferiore ai 21 anni, fiscalmente a carico, anche se non spettano più le detrazioni previste dall’art. 12, TUIR, continuano a essere riconosciute le detrazioni e le deduzioni per oneri e spese sostenuti nell’interesse di familiari fiscalmente a carico. È, pertanto, comunque necessario indicarli nella dichiarazione.
Limiti di reddito del soggetto a carico
Per essere considerato a carico, il soggetto (coniuge, figlio o altro familiare) deve presentare per l’anno 2023 un reddito complessivo come segue.
- il coniuge, gli altri familiari e i figli di età superiore a 24 anni, sono a carico nel caso in cui il reddito complessivo sia pari a 2.840,51 euro
- per i figli di età non superiore a 24 anni, detto limite è stabilito in 4.000,00 euro