Dal 2 febbraio, acconciatori e centri estetici possono dire addio alle complicazioni burocratiche legate al trattamento dei rifiuti speciali pericolosi prodotti dalla loro attività. Grazie alle battaglie di Confartigianato, sono entrate in vigore le norme del “Collegato ambientale” che aboliscono una serie di obblighi che gravavano sulle imprese del benessere.
In primis i rifiuti pericolosi potranno essere trasportati per conto proprio, fino al raggiungimento di una quantità massima di 30 chilogrammi al giorno, a un impianto che effettui operazioni autorizzate di smaltimento. Fino all'entrata in vigore del disposto si dovevano compilare, e conservare, tre registri dei rifiuti pericolosi: il registro di carico e scarico, il registro della comunicazione al catasto dei rifiuti mediante il Mud e il formulario di trasporto rifiuti per la consegna al trasportatore che li avvia ai soggetti autorizzati allo smaltimento. Da ora in avanti basterà un solo documento: il formulario di trasporto. Rimane invariata la possibilità di “tracciare il rifiuto”, ma ci sarà una secca riduzione degli incartamenti.
È bene ricordare, però, che per trasportare rifiuti in conto proprio è necessario iscriversi all'Albo Gestori Ambientali mediante apposita procedura che prevede alcuni contributi obbligatori. In alternativa i rifiuti potranno essere smaltiti avvalendosi di aziende specializzate e autorizzate al trasporto e smaltimento dei rifiuti pericolosi.
Le imprese del settore benessere, inoltre, sono escluse dal Sistri, indipendentemente dal numero di addetti.