Numerose sono le novità introdotte in ambito fiscale dal decreto legge numero 50/2017 del 24 aprile scorso, una manovra correttiva del valore di 3,4 miliardi di euro.
Di particolare rilievo l'estensione dell'ambito di applicazione del meccanismo della scissione dei pagamenti (split payment) dell'Iva a tutte le amministrazioni, gli enti e i soggetti inclusi nel conto consolidato della pubblica amministrazione e l'allargamento dell'ambito di detta scissione dei pagamenti anche alle operazioni effettuate nei confronti di soggetti a elevata affidabilità fiscale che non fanno parte della pubblica amministrazione. Sempre in ambito Iva è stato modificato il termine per l'esercizio della detrazione sugli acquisti: tale termine, in base alla nuova normativa, è individuato, al più tardi, nella data di presentazione della dichiarazione Iva relativa all'anno di ricezione della fattura e con riferimento al medesimo anno di registrazione.
La manovra estende inoltre l'ambito oggettivo di applicazione del visto di conformità (da 15.000 a 5.000 euro) e dell'obbligo di utilizzo esclusivo dei servizi telematici, messi a disposizione dall'Agenzia delle entrate, per l'effettuazione delle compensazioni da parte dei soggetti titolari di partita Iva.
Sono state modificate le modalità di determinazione della base di riferimento su cui calcolare il rendimento nozionale ai fini dell'aiuto alla crescita economica, per la quale si prevede il progressivo abbandono del criterio incrementale su base fissa sostituita dal criterio incrementale su base mobile. È stato infine introdotto un credito d'imposta spettante sulle somme prelevate da riserve sul reddito impresa (Iri) in caso di fuoriuscita dal regime della stessa imposta.