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La formazione per la sicurezza nei cantieri edili

23 Lug 2007 | Eventi

Confartigianato Assimprese sta organizzando i corsi di formazione per l’utilizzo dei ponteggi previsti dal decreto legislativo 253/03.
«La nostra Associazione ha sempre rivolto una particolare attenzione alla sicurezza nei cantieri edili – sottolinea Patrizia Mazzoni, Responsabile Area Sicurezza di Confartigianato – infatti oltre a questi nuovi corsi, che rispondono al Decreto legislativo 235/03, abbiamo una struttura in grado di supportare le imprese in tutti gli adempimenti normativi obbligatori per legge, quali POS, PIMUS, nonché l’assistenza su tutta la modulistica richiesta nei cantieri ».
Confartigianato fa parte anche del “Tavolo 494”, associazione del Circondario Imolese, che intende promuovere e diffondere la cultura della sicurezza sul lavoro, con particolare riguardo proprio al settore edile.

È proprio sul tema della formazione che Confartigianato, essendo soggetto formatore autorizzato, ha concentrato in questi mesi la propria attenzione, realizzando i corsi per il montaggio, smontaggio e trasformazioni dei ponteggi, resi obbligatori a partire da quest’anno.

«I primi corsi hanno riscontrato elevato interesse e partecipazione – ci spiega l’ingegner Stefano Mazzetti, coordinatore dei corsi – tanto che a settembre partiremo con un’ulteriore programmazione, proprio per soddisfare le richieste e consentire alle aziende del territorio di conseguire il relativo attestato di abilitazione per i propri addetti».

La parte pratica si svolge in collaborazione con le aziende Ceer Srl e Res Omnia Srl di Imola, che hanno messo a disposizione le strutture e l’esperienza tecnica maturate in tanti anni di attività anche nel settore dei ponteggi di tipo multidirezionali.
Ma l’impegno di Confartigianato Assimprese, per quel che riguarda la sicurezza sul lavoro, guarda ancora più avanti. Patrizia Mazzoni ci anticipa un ulteriore obiettivo dell’Associazione di via Volta: «Stiamo valutando la possibilità di realizzare dei corsi in lingua madre rivolti ai collaboratori stranieri, questo perché, soprattutto nell’edilizia, la presenza di manodopera non italiana sta assumendo dimensioni rilevanti e più volte sono emerse difficoltà di comunicazione. Noi riteniamo che i concetti riguardanti la sicurezza sul lavoro vadano appresi nel miglior modo possibile da tutti».