Vi sono ancora a disposizione 360 milioni di euro, con tassi agevolati e fondo perduto fino al 25%, nel Bando per l’internazionalizzazione delle imprese italiane, che è stato prorogato al 31 maggio 2022.
Gestito da Simest, società del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti, in convenzione con il ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale (Maeci), il Fondo è stato dotato inizialmente di 1,2 miliardi di euro ed ha ancora a disposizione circa 360 milioni per finanziare la trasformazione delle Pmi e sostenerne la crescita nei mercati esteri.
Strumento per la transizione digitale
Si tratta di uno strumento pubblico a sostegno dell’internazionalizzazione delle imprese italiane, finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU, attraverso il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) con l’obiettivo di favorire la transizione digitale ed ecologica delle Pmi italiane a vocazione internazionale.
Le agevolazioni
Rimangono invariate le agevolazioni, che prevedono una quota a fondo perduto fino al 25% e tasso agevolato pari – ad oggi – allo 0,055%. Le aziende con almeno una sede operativa al Sud godono di risorse dedicate e di una quota a fondo perduto fino al 40% dell’importo complessivo del finanziamento.
Dal 28 ottobre, data di apertura del portale, sono stati richiesti dalle Pmi quasi 840 milioni di euro di finanziamenti, di cui oltre il 30% dalle imprese del Mezzogiorno.