A fine 2014, informazioni a disposizione negli Open Data della Camera di commercio, le imprese a conduzione straniera in Italia erano 476.033, pari al 9,2% del totale nazionale, mentre il numero dei lavoratori era pari al 10,4% del totale con 2.275.700 stranieri regolarmente occupati. Una percentuale che supera di 3 punti la media Ue a 28 Paesi, che vale invece il 7,1% del totale. Solo la Spagna supera l'Italia, per media, con il 10,7% mentre dietro seguono il Regno Unito, con il 9,7%, la Germania, con l'8,9%, e la Francia, con il 5,2%.
Prendendo in considerazione le imprese dirette da stranieri, in sei regioni si registra un'incidenza superiore a quella nazionale. La regione con il maggior numero di imprenditori stranieri è la Toscana, con il 13%, che registra anche la provincia con la maggior percentuale di imprese attive, Prato con un secco 27,4%, seguita dal Lazio con il 12,3% e la Liguria con il 12,2%. L'Emilia Romagna si piazza dietro al Friuli Venezia Giulia e alla Lombardia con un 10,5%. Prima provincia emiliano romagnola in questa speciale classifica è Reggio Emilia, con il 14,1%, in linea con Roma e Imperia.
In totale, in Emilia Romagna le imprese a conduzione straniera sono 43.325. Come detto la provincia di Reggio Emilia ne conta 7.028, pari al 14,1%, seguita da Rimini 3.759, pari al 10,9%, Ravenna 3.859, pari al 10,7%, Bologna 9.130, pari al 10,6%, Parma 4.320, pari al 10,4%, Piacenza 2.831, pari al 10,4%, Modena 6.736, pari al 10,1%, Forlì-Cesena 3.159, pari all'8,2%, e infine Ferrara 2.503, pari al 7,6%.