Tutte le strutture ricettive operanti nei territori dei comuni che hanno introdotto l’imposta di soggiorno dovranno, entro il prossimo 30 giugno, inviare il rendiconto relativo agli anni 2020 e 2021.
La dichiarazione deve essere trasmessa dai gestori di tutte le strutture ricettive che sono tenute ad incassare l’imposta di soggiorno. Chiamati a ciò dunque non solo alberghi, affittacamere e B&B, ma anche residenze turistico-alberghiere, campeggi e villaggi turistici, case per ferie, ostelli, case e appartamenti per vacanze, appartamenti ammobiliati per uso turistico, agriturismi, strutture di turismo rurale, immobili destinati alla locazione breve etc..
Come compilare la dichiarazione telematica per l’imposta di soggiorno
Per compilare e trasmettere la dichiarazione occorre accedere all’area del sito dell’Agenzia delle Entrate nella quale è presente la procedura telematica, prima di tutto autenticandosi:
- i privati tramite SPID
- le aziende tramite CNS, SPID o Credenziali del titolare/legale rappresentante
All’interno dell’area riservata, occorre cliccare il ‘tasto’ Servizi e poi scegliere la ‘categoria’ Dichiarazioni, infine cliccare su Dichiarazione telematica imposta di soggiorno.
Le dichiarazioni annuali vanno inserite indicando le presenze e i totali per trimestre.
Chi deve pagare l’imposta di soggiorno
L’imposta ricade su chi alloggia nelle strutture ricettive sopradescritte senza essere residente nel comune.
L’imposta è dovuta nel limite massimo di cinque pernottamenti consecutivi, effettuati anche in due o più strutture ricettive. In tal caso spetta a chi soggiorna provare al gestore della nuova struttura di aver pagato l’imposta per i pernottamenti precedenti, mostrando la ricevuta che dimostra il pagamento.
In caso di ripetuti e sistematici pernottamenti effettuati all’interno dello stesso mese solare, l’imposta si applica soltanto ai primi cinque pernottamenti.