A partire da quest’anno nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta 2018, le imprese e i professionisti non dovranno applicare gli studi di settore essendo tutti soggetti ai nuovi Indicatori Sintetici di Affidabilità (ISA).
A differenza degli Studi di Settore e dei Parametri, che erano strumenti di accertamento e di selezione dei contribuenti da verificare, i nuovi Indicatori sono pensati come uno strumento di “compliance” tra l’Agenzia delle Entrate e il contribuente. Con tale sistemahttps://www.assimprese.bo.it/wp-admin/edit.php si favorisce la spontaneità dell’emersione degli imponibili (una minore evasione fiscale) e si stimola l’assolvimento degli obblighi tributari da parte dei contribuenti, rafforzando la collaborazione tra questi e l’Amministrazione Finanziaria.
Nello specifico gli ISA verifican la coerenza della gestione aziendale o professionale ed esprimono il grado di affidabilità fiscale riconosciuto a ciascun contribuente, al fine di consentire a quest’ultimo, sulla base dei dati dichiarati, l’accesso a un regime di premi. Tale sistema premiante prevede, per i contribuenti con un punteggio da 8 a 10, la riduzione dei termini di accertamento di un anno, l’esonero0 dal visto di conformità per compensazioni crediti (50.000 euro per IVA; 20.000 euro per Imposta dirette e Irap) e dal visto di garanzia per i rimborsi IVA superiori a 50.000 euro annui. Per i contribuenti che avranno un punteggio da 8,5 a 10, oltre ai benefici di cui sopra si prevede l’esclusione dagli accertamenti basati su presunzioni semplici. Per i contribuenti che avranno un punteggio da 9 a 10, oltre ai benefici di cui sopra è prevista l’esclusione dalla determinazione sintetica del reddito a condizione che il reddito accertabile non ecceda di due terzi il reddito dichiarato e l’esonero dall’applicazione della disciplina sulle società di comodo e di quella sulle perdite sistematiche. I contribuenti che otterranno un punteggio fra 6 e 8 non potranno accedere a nessuno dei benefici sopra citati, ma non rischieranno di essere selezionati dall’Agenzia delle Entrate per controlli fiscali. I contribuenti, infine, con un punteggio inferiore a 6, saranno considerati inaffidabili ai nuovi indicatori, e rischieranno di essere inseriti in apposite liste selettive per futuri controlli fiscali.