Confartigianato Emilia-Romagna ha sottoscritto il protocollo d’intesa per lo sviluppo delle Comunità energetiche rinnovabili (Cer). La firma si è tenuta nella mattinata di lunedì 13 marzo in Regione, cofirmataria del Protocollo con il Gruppo Hera, Iren Smart Solutions Spa e CNA E/R.
Alla sigla erano presenti Vincenzo Colla, assessore allo Sviluppo economico e Green economy, Orazio Iacono, amministratore delegato del Gruppo Hera, Roberto Conte, amministratore delegato di Iren Smart Solutions e I.Blu S.r.l., Paolo Cavini, presidente CNA Emilia-Romagna, e Davide Servadei, presidente Confartigianato Emilia-Romagna.
Con l’accordo si punta a mettere in relazione le piccole e medie imprese con le multiutilities che operano nei territori, così da fornire tutti gli strumenti utili per poter avviare investimenti green.
Leggi l’approfondimento sul sito di Confartigianato Emilia-Romagna.
Il Piano regionale di attuazione del progetto green con le Comunità energetiche rinnovabili
Più efficienza energetica, sviluppo delle fonti rinnovabili, per coprire almeno un quinto di tutti i consumi, e forte accelerazione nella riduzione delle emissioni gas serra. Sono questi gli obiettivi che la Regione Emilia-Romagna punta a raggiungere nei prossimi tre anni, con investimenti per 8,5 miliardi di euro cui si aggiungono i cofinanziamenti privati.
In Emilia-Romagna queste risorse verranno indirizzate su tre settori:
- abitazioni
- mobilità
- produzione
Lo prevede il Piano triennale di attuazione 2022-2024 del Piano energetico regionale 2030.
Le parole di Davide Servadei, presidente di Confartigianato Emilia-Romagna
Il tema dell’indipendenza energetica è condiviso a tutti i livelli, dall’Unione Europea fino alla Regione. Il nostro mondo, che ha una grandissima capillarità a livello territoriale, e che messo assieme è un grande consumatore di energia, non poteva restare fermo. Sono convinto che questo accordo avrà ricadute positive sui territori. Aiuterà i processi di decarbonizzazione, grazie alla possibilità importantissima di potere consumare energia all’interno delle comunità energetiche che abbiamo contribuito a far nascere. Ora attendiamo buone notizie dalla Commissione europea e dal Governo che devono dare il via ai decreti attuativi. Intanto la nostra parte l’abbiamo fatta, anticipando i tempi, per farci trovare pronti appena ci sarà il via libera.