ESG Claim
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Uno sportello contro il Greenwashing!
“100% Riciclabile”, “100% Green”, “100% biodegradabile”, “Fa bene alla salute”, “Prodotto naturale”, sono asserzioni che sempre più spesso si trovano associate a svariate categorie di prodotti di consumo e professionali. Si tratta di asserzioni volontarie, ma non per questo ARBITRARIE.
Le asserzioni ambientali, etiche e di sostenibilità devono essere prima di tutto supportate da evidenze legali e scientifiche, veritiere, affidabili e verificabili.
Secondo l’UE (direttive Green Claim e Greenwashing) dovranno anche essere, nel prossimo futuro, obbligatoriamente verificate da soggetti indipendenti.
Lo Sportello ESG claim ha l’obiettivo di fornire pareri di fondatezza e di consigliare le aziende su come redigere le dichiarazioni a sostegno dei claim ambientali, etici e di sostenibilità diffusi per il tramite di etichette, siti web, schede tecniche, cataloghi, stampa specialistica o mezzi di comunicazione (tv, radio, Internet…etc..).
Il parere fornito si riferirà a normative, pratiche e linee guida ad evidenza pubblica in ambito ESG ma non determinerà alcun giudizio stilistico sul messaggio in analisi.
Vuoi sapere quali sanzioni sono applicabili in caso di claim ingannevoli o scorretti? Hai dubbi sulla fondatezza del tuo claim?
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Disclaimer: Il parere fornito si riferirà a normative, pratiche e linee guida ad evidenza pubblica in ambito ESG ma non determinerà alcun giudizio stilistico sul claim in analisi
Per approfondimenti consulta le nostre FAQ
Che cosa é il Greenwashing?
E’ una strategia di comunicazione volta a sostenere e valorizzare la reputazione ambientale di un’organizzazione mediante un uso disinvolto di richiami all’ambiente nella comunicazione istituzionale e di prodotto, non supportato da risultati reali e credibili sul fronte del miglioramento dei processi produttivi adottati o dei prodotti.
Perché il Greenwashing é sbagliato?
E’ l’esatto contrario del fine ultimo della comunicazione ambientale, ovvero la creazione di un rapporto di fiducia fra produttori e consumatori (o fra erogatori di servizi e utenti) volto a orientare gli utilizzatori verso comportamenti ritenuti più virtuosi e sostenibili.
Chi sanziona il Greenwashing?
In Italia, la pubblicità ingannevole costituisce elemento di concorrenza sleale. L’Autorità competente in materia di concorrenza é l’AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato).
L’Istituto per l’Autodisciplina Pubblicitaria (IAP) può ordinare la sospensione di una pubblicità ingannevole in caso di istanze di parte al Giurì.
Che cosa si intende per "claim"?
L’uso del termine “claim”, nel contesto di una comunicazione commerciale, si riferisce ad un’affermazione o a un messaggio, di norma volontari, che possono includere testi, ma anche rappresentazioni grafiche, figurative o simboliche di qualsiasi forma, fra cui marchi, loghi, nomi di società, nomi di prodotto e che hanno il fine di comunicare caratteristiche o prestazioni specifiche del prodotto stesso o dell’organizzazione.
Che cosa si intende per payoff emozionali?
Il pay off emozionale è una frase costantemente associata ad un determinato brand o prodotto in quanto ne sintetizza i valori e la filosofia. E’ un testo che integra e completa l’identità di un brand, rendendolo riconoscibile,memorabile, coerente.
Che cosa si intende per claim etici?
I claim etici sono dichiarazioni o messaggi che, nell’ambito di una comunicazione commerciale, descrivono gli aspetti o gli impatti sociali, ambientali, di giustizia economica, rispetto degli animali etc. di prodotti e organizzazioni.
Che si intende per asserzioni etiche di sostenibilità?
Secondo la definizione della UNI Pdr 102:2021 sono dichiarazioni, simboli o grafici che indicano il grado di sviluppo sostenibile raggiunto relativamente a un prodotto, servizio, processo o organizzazione.
E' possibile verificare e validare le asserzioni etiche e di sostenibilità?
Le asserzioni etiche e le asserzioni etiche di sostenibilità possono essere verificate e validate soltanto da un Organismo accreditato secondo la norma UNI CEI EN ISO/IEC 17029
Quali claim non sono verificabili ?
Non sono verificabili secondo UNI ISO/TS 17033:2020 i claim che evidenziano semplicemente le caratteristiche tecniche di un prodotto (es: quanto consuma un’auto), oppure messaggi che si limitano a riportare requisiti che il prodotto dovrebbe comunque avere in base alle norme cogenti (es: per i cosmetici “non testato su animali”), o ancora claim generici, che non siano precisi e oggettivi. Le asserzioni ambientali generiche e perentorie (es: “impatto zero”) verranno definitivamente vietati con il recepimento del “pacchetto Green Claim”.
Che cosa si intende per "Green Claim"?
Sono dichiarazioni che, nell’ambito di una comunicazione commerciale, descrivono le prestazioni ambientali di un prodotto o di un’organizzazione
Quali normative regolamentano i "Green Claim"?
Le asserzioni ambientali sono attualmente disciplinate dalla normativa sulla concorrenza (Direttiva 29/2005, recentemente modificata dalla direttiva 2024/825, nota anche come “Direttiva Greenwashing” e i relativi recepimenti nazionali.). E’ in corso di approvazione anche una seconda direttiva, denominata “Direttiva Green Claim” che disciplinerà specificatamente le dichiarazioni ambientali esplicite e implicite.
Che cosa prevede il "pacchetto Green Claim"?
Il “pacchetto Green Claim” prevede due direttive, di cui una già pubblicata in Gazzetta Ufficiale Ue (2024/825) l’altra in corso di approvazione. La direttiva 2024/825 prevede nello specifico il divieto di utilizzare claim perentori e generici, quali “ecocompatibile”, “green” etc… e un drastico taglio ai marchi ambientali e di sostenibilità privati, anche se internazionali.
Le direttiva impone di utilizzare un marchio stabilito dalle autorità pubbliche (es. in Italia, il marchio “Made Green in Italy), oppure l’adozione di schemi di i certificazione basati su standard aperti, con condizioni trasparenti, eque e non discriminatorie, proposti con il coinvolgimenti di esperti e di portatori di interessi.
La verifica delle asserzioni ambientali e degli schemi di certificazione dovrà essere svolta da un soggetto terzo rispetto sia al titolare dello schema stesso, che all’organizzazione che intende aderire.
E' possibile verificare e validare i Green Claim?
Non esiste ancora uno standard unico per la verifica e la validazione dei Green Claim. Tuttavia sono disponibili norme tecniche di riferimento per le dichiarazioni ambientali di prodotto o servizio, in particolare la UNI EN ISO 14021 (asserzioni ambientali autodichiarate o di tipo II), UNI EN ISO 14025 (dichiarazioni ambientali di tipo III-EPD), UNI EN ISO 14024 (dichiarazioni ambientali di tipo I).
Realizzato con il contributo della Camera di Commercio di Bologna CUP J38I24000270003