Sarà un ciclo-pellegrinaggio fra il Piceno e il Montefeltro, quello che l’associazione «Pedalando per São Bernardo» sta organizzando dal 22 al 26 maggio, con il contributo di Confartigianato Assimprese e della Bcc ravennate e imolese. Saranno cinque tappe suggestive e ricche di dislivelli, da affrontare però con spirito non agonistico, al fine di sostenere le attività della missione fondata da padre Leo Commissari nella favela della metropoli brasiliana di San Paolo. E’ la terza edizione di questa iniziativa, che negli anni passati, oltre a sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni, ha raccolto 17 mila euro. Il ricavato di quest’anno, dalle iscrizioni, dalla vendita dell’equipaggiamento e dalle donazioni, servirà a completare il campo sportivo/palestra con copertura, indispensabile ai missionari per sostenere il processo di recupero dei ragazzi delle strade, per dar loro un’adeguata istruzione e inserirli nel mondo del lavoro. Per partecipare occorre versare un contributo e sottoscrivere la tessera associativa. Inoltre i ciclo-pellegrini devono consegnare un certificato medico di idoneità alla pratica sportiva. E’ possibile anche offrirsi per seguire i ciclisti con autoveicoli, per assistere o trasportare chi si troverà in difficoltà nei tratti più difficili. Per chiarimenti e informazioni al pubblico: Paolo Versari: cell. 3295479008, e-mail: paoloversari@libero.it.
Si partirà il 22 maggio da Imola a bordo delle vetture e dei mezzi messi a disposizione dall’associazione, per raggiungere i 777 metri di altitudine di Arquata del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno, fra i parchi dei Monti Sibillini e del Gran Sasso. Da lì, inforcate le biciclette si pedalerà per 108 km, lungo i quali il punto più alto sarà raggiunto nei primi 15 km, salendo agli oltre 1.500 metri di Forche Canapine, località sciistica al confine fra Marche e Umbria. Dopo una bella cena e il meritato riposo in una struttura ricettiva gestita da religiosi, i ciclo-pellegrini affronteranno, il 23 maggio, la seconda tappa verso Loreto. Una tappa di 94 km che passano da San Severino e Macerata, in cui il punto più alto è rappresentato dai 680 metri di San Ginesio, uno del «borghi più belli d’Italia». Il 24 maggio la risalita verso Urbino, in un tappone di 130 km, con picco più alto a 451 metri. L’indomani, lasciata la città di Raffaello, la destinazione sarà S. Agata Feltria, passando per San Leo: 98 km con altitudine massima a Villagrande (915 metri). Tappa finale «comoda», il 26 maggio, da S. Agata a Meldola per poi scendere in via Emilia (92 Km, altitudine massima 480 metri) e rientrare a Imola.