A 40 giorni dal Dpcm liquidità quasi 9 imprese su 10, in Emilia Romagna, non hanno ancora ricevuto il finanziamento fino 25 mila euro. Il 7% rinuncia per la complessità della burocrazia. Questo in sintesi il quadro che emerge da un sondaggio condotto dal Centro studi di Confartigianato Emilia-Romagna, realizzato mediante interviste rivolte ai responsabili degli Uffici Credito delle organizzazioni confederate del territorio.
“Nei fatti non avviene quanto è stato annunciato dal Governo – commenta Amilcare Renzi, segretario di Confartigianato Bologna Metropolitana -. Dietro a una linea di credito, di qualsiasi importo sia, c’è sempre la verifica del merito creditizio, ci sono richieste di garanzie, e sussistono ancora aspetti burocratici che allungano i tempi. A oggi l’erogazione dei famosi 25 mila euro è a livelli insoddisfacenti, con territori in cui il credito viene concesso anche 45 giorni dopo la richiesta. Con queste tempistiche le aziende chiudono. Queste rigidità sono inaccettabili”.
I dati per provincia
Nel dettaglio, per quanto concerne le richieste di finanziamenti fino a 25 mila euro da parte di imprese che si sono rivolte agli Uffici Credito delle organizzazioni confederate di Confartigianato, si ha a disposizione un campione di circa 2.700 imprese interessate variamente distribuite sul territorio. Di queste in media l’80% ha poi effettivamente inoltrato la domanda per l’accesso al credito (con una ampia variabilità che va da un valore minimo del 35% di richieste andate a compimento nella provincia di Piacenza fino ad un massimo del 100% a Ravenna e Rimini). Delle domande presentate, ad oggi solo il 12% è stato erogato dagli istituti di credito, con una variabilità tra i territori che spazia dallo 0% a Piacenza fino al 20% per i territori di Forlì, Ravenna e Rimini.
Tra queste imprese è stato osservato che circa il 7% rinuncia a portare a termine la pratica per via delle difficoltà incontrate. È infatti mediamente difficile recuperare la modulistica appropriata per questa tipologia di prestito, difficoltà segnalata dal 40% dei territori come ‘abbastanza difficile’ e dal 40% come ‘poco difficile’. Si distinguono Modena e Reggio Emilia che segnalano una difficoltà elevata, e Ferrara che dichiara di non avere avuto nessuna difficoltà.
Gli istituti di credito impiegano mediamente 30 giorni per erogare un prestito, con significative differenze tra territori, che vanno da un tempo medio di attesa di 13 giorni di attesa a Ferrara e 16 giorni a Ravenna e Rimini, fino a 42 giorni a Bologna e 45 a Modena e Reggio Emilia.
“Dispiace dirlo ma il Dpcm liquidità è inutile se le banche non rispondono – spiega Marco Granelli, presidente di Confartigianato Emilia-Romagna nonché vice presidente vicario nazionale di Confartigianato Imprese -. La liquidità delle imprese e la loro capacità di fare investimenti per la ripartenza sono fondamentali. Per questo motivo è sconcertante che anche a fronte di una garanzia che proviene dallo Stato, le banche continuino a giocare di sponda, trincerandosi dietro un merito creditizio che ora non può essere l’unico metro di valutazione. Accanto a ciò, e come conseguenza, è davvero ora di dare un taglio alle lentezze della burocrazia. Così non si può più andare avanti”.