Ristoranti e bar chiusi alle 18, stop a palestre, piscine e centri benessere. Il nuovo Dpcm 24 ottobre inasprisce ancora le misure introdotte dai decreti del 13 e 18 ottobre. Ne escono fortemente paralizzate le attività ristorative e di somministrazione. “Tutelare la salute e l’economia e siamo motivati a fare tutto il possibile per questo obiettivo”, questo l’obiettivo espresso dal Presidente del Consiglio nell’annunciare il nuovo Dpcm in vigore dal 25 ottobre al 24 novembre.
Il testo del Dpcm 24 ottobre >>>> DPCM_20201024
Allegati al Dpcm 24 ottobre >>>> DPCM_20201024_allegati
Il comunicato di Confartigianato con le specifiche sulle misure adottate >>>>> Circ_DPCM_24.10.20
Oltre alla chiusura alle 18 per bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie si stabilisce anche un massimo di 4 persone per tavolo. Evitata la momento la chiusura domenicale e nei festivi. Non accolta la proposta della Conferenza delle Regioni dove si chiedeva la chiusura alle 23 per queste attività con possibilità di consumazione al tavolo.
Lettera della Conferenza delle Regioni al Premier >>>> LETTERA CONFERENZA REGIONI A CONTE (1)
Scuole: Incrementato il ricorso alla didattica digitale integrata, per una quota pari almeno al 75 per cento delle attività, modulando ulteriormente la gestione degli orari di ingresso e di uscita degli alunni, anche attraverso l’eventuale utilizzo di turni pomeridiani e disponendo che l’ingresso non avvenga in ogni caso prima delle 9,00.
Stop a tutto lo sport giovanile e dilettantistico, sia a livello provinciale che regionale.
Restano consentiti soltanto gli eventi e le competizioni sportive, riconosciuti di interesse nazionale, nei settori professionistici e dilettantistici o organizzati da organismi sportivi internazionali, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico.
Confermata la possibilità di chiudere piazze e strade dalle ore 21 qualora vi siano rischi di assembramento.
Sono sospese le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali, fatta eccezione per quelli con presidio sanitario obbligatorio o che effettuino l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza, nonché centri culturali, centri sociali e centri ricreativi.
Sospese inoltre le attività di sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò; gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto. Sono sospesi i convegni, i congressi e gli altri eventi, ad eccezione di quelli che si svolgono con modalità a distanza.
È fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi.
Intanto il governo sta lavorando ad un piano per le imprese maggiormente colpite dalle misure di queste settimane con un decreto che dovrebbe uscire nei primi giorni della settimana.