Il Comune di Bologna ha dato il via libera alla proroga fino al 30 giugno 2002 del Piano Straordinario per l’occupazione di suolo pubblico. Novità quindi per i dehors annessi a locali di pubblico esercizio di somministrazione.
Cosa cambia per i dehors con la fine dell’emergenza Covid19
Con il termine dell’emergenza Covid19, fissato al 31 marzo, il decreto Milleproroghe ha infatti prorogato fino al 30 giugno l’applicazione delle procedure semplificate per le autorizzazioni dei dehors straordinari, confermando però l’esenzione per il pagamento del Cup (Canone Unico Patrimoniale) soltanto fino al 31 marzo.
La decisione della Giunta comunale di Bologna in aiuto alle imprese
La proposta della Giunta è di mantenere comunque delle agevolazioni del pagamento del canone. A partire dall1 aprile e fino al 30 giugno 2022, per le occupazioni di suolo pubblico dei dehors, il canone dovuto sarà scontato del 40%.
Decadono invece dall’1 aprile, le occupazioni del suolo pubblico che erano state concesse in via del tutto straordinaria nel periodo della pandemia anche per i laboratori artigianali.
Il piano di allestimento per i dehors a Bologna
Nei primi giorni di febbraio scorso il Comune aveva approvato i nuovi criteri per l’allestimento degli spazi all’aperto.
La delibera, in vigore dall’1 marzo, prevede:
- all’interno della ZTL, la riduzione dei dehors a 1 stallo di sosta (pari a 10 mq circa) in luogo dei 2 stalli. I due stalli rimangono consentiti al di fuori della ZTL.
- nelle zone interessate dai Progetti d’Area (vedi in calce) e pedonali, la riduzione di alcuni dehors anche al di sotto dei 30 o dei 20 metri massimi attualmente concessi.
- nelle piazze del centro storico, la concessione di dehors aggiuntivi o nuovi per una metratura massima di 10 mq in luogo dei 20 o 30 mq precedentemente consentiti.