Il “Decreto Salva Conti”, oltre alle disposizioni in materia di detrazione del 110% che limitano ulteriormente la possibilità di opzione per la cessione del credito o lo sconto in fattura, ha introdotto le seguenti normative:
- divieto di cessione, successiva alla prima, del credito d’imposta relativo alla c.d. “ACE innovativa”
- obbligo di comunicare preventivamente gli investimenti in beni strumentali relativi all'”Industria 4.0″
- proroga al 31 maggio 2024 del “ravvedimento speciale” relativo alle violazioni
- sulle dichiarazioni del 2022
- sulle dichiarazioni del 2021 e anni precedenti, per i soggetti che hanno perfezionato la regolarizzazione entro il 30 settembre 2023
Cessione dei crediti su ACE innovativa
Per l’anno 2021 fu previsto il riconoscimento dell’“ACE innovativa” determinata applicando alla variazione in aumento del capitale proprio rispetto a quello esistente alla chiusura del periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2020 il coefficiente maggiorato del 15%.
L’agevolazione era fruibile come deduzione dal reddito o come credito d’imposta. In quest’ultimo caso il credito si poteva cedere (anche più volte). Con l’attuale modifica del “Decreto sostegni bis” la cessione è possibile solo la prima volta.
Comunicazione preventiva degli investimenti “Industria 4.0”
Al fine di usufruire del credito d’imposta per gli investimenti relativi all'”Industria 4.0″ è ora necessario presentare, per via telematica, la comunicazione preventiva.
In essa vanno indicati:
- l’ammontare complessivo degli investimenti che si intendono effettuare a decorrere dal 30 marzo 2024
- la presunta ripartizione negli anni del credito d’imposta e la relativa fruizione.
La comunicazione va in seguito aggiornata all’atto del completamento degli investimenti.