Il credito d’imposta per il consumo di energia elettrica e gas è stato prorogato anche per il terzo trimestre 2022. La decisione vale sia per le imprese cosiddette energivore e gasivore, sia per le altre imprese. La proroga è stata introdotta con il Decreto Aiuti che prevede quindi tre mesi in più, ossia luglio, agosto e settembre, sui quali calcolare il credito spettante.
Il credito è utilizzabile esclusivamente in compensazione tramite mod. F24 entro il 31 dicembre 2022.
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Come funziona il credito d’imposta per l’energia elettrica
Alle imprese che hanno contatori di energia elettrica di potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW, il credito imposta vale il 15% della spesa sostenuta per l’acquisto della componente energetica, effettivamente utilizzata nel secondo trimestre dell’anno 2022. Tale importo deve essere comprovato mediante le relative fatture d’acquisto. Il credito d’imposta scatta qualora il prezzo dell’energia, calcolato sulla base della media riferita al primo trimestre 2022, al netto delle imposte e degli eventuali sussidi, abbia subito un incremento del costo per kWh superiore al 30% del corrispondente prezzo medio riferito al medesimo trimestre dell’anno 2019.
Come funziona il credito d’imposta per il gas metano
Per le imprese per usi energetici diversi dagli usi termoelettrici il credito d’imposta vale il 25% delle spese sostenute per l’acquisto del gas, consumato nel secondo trimestre solare dell’anno 2022, per usi energetici diversi dagli usi termoelettrici. Il credito d’imposta scatta qualora il prezzo di riferimento del gas naturale, calcolato come media, riferita al primo trimestre 2022, dei prezzi di riferimento del Mercato Infragiornaliero pubblicati dal Gestore del mercati energetici, abbia subito un incremento superiore al 30% del corrispondente prezzo medio riferito al medesimo trimestre dell’anno 2019 (fattispecie che riguarda tutti).