L’indice Rt scende a 0,92. Il tasso di occupazione in terapia intensiva (41%) ed in aree mediche (44%) a livello nazionale rimangono al di sopra la soglia critica. Tuttavia ciò permette una nuova rimodulazione delle zone che vede l’Emilia Romagna ridiventare arancione dal 12 aprile.
L’ordinanza del ministro della Salute
Le nuove zone
Zona bianca: nessuna
Zona arancione: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria, Veneto, Province autonome di Bolzano e Trento.
Zona rossa: Campania, Puglia, Sardegna, Valle d’Aosta.
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Le misure della zona arancione in sintesi
Attività produttive
Aprono negozi, parrucchieri, barbieri, tatuatori, toilettature e centri estetici. Nulla cambia invece per le attività della ristorazione (bar, ristoranti, pizzerie, pub, gelaterie, pasticcerie) che restano chiuse al pubblico con solo la possibilità di asporto e consegne a domicilio. Nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, lavanderie e tintorie, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole e librerie.
Spostamenti
Sono consentiti gli spostamenti all’interno del proprio Comune, tra le 5 e le 22, senza autocertificazione. E’ consentito, una sola volta al giorno, spostarsi verso un’altra abitazione privata abitata dello stesso Comune, tra le ore 5.00 e le 22.00, a un massimo di due persone, oltre a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione, che potranno portare con sé i figli minori di 14 anni e le persone disabili o non autosufficienti che convivono con loro.
A chi vive in un Comune che ha fino a 5.000 abitanti è comunque consentito spostarsi, tra le 5.00 e le 22.00, entro i 30 km dal confine del proprio Comune, anche per le visite ad amici o parenti nelle modalità già descritte.
Scuola
Tornano in classe i ragazzi di seconda e terza media mentre per le superiori le lezioni sono previste al 50% in presenza e il restante in Dad.
Attività sportive
È consentito recarsi presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, del proprio Comune o, in assenza di tali strutture, in Comuni limitrofi, per svolgere esclusivamente all’aperto l’attività sportiva di base, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento. Vietati gli sport di contatto. Tuttavia, è consentito svolgere all’aperto e a livello individuale i relativi allenamenti e le attività individuate con il suddetto decreto del ministro dello sport del 13 ottobre 2020, nonché gli allenamenti per sport di squadra, che potranno svolgersi in forma individuale, all’aperto e nel rispetto del distanziamento.
Vaccinazioni
Il Commissario per l’emergenza Covid-19 Figliuolo ha firmato l’ordinanza n. 6 del 9 aprile 2021 che ridefinisce le prioritaria per le vaccinazioni.
– persone di età superiore agli 80 anni;
– persone con elevata fragilità e, ove previsto dalle specifiche indicazioni contenute alla Categoria 1, Tabella 1 e 2 delle citate Raccomandazioni ad interim, dei familiari conviventi, caregiver, genitori/tutori/affidatari;
– persone di età compresa tra i 70 e i 79 anni e, a seguire, di quelle di età compresa tra i 60 e i 69 anni, utilizzando prevalentemente vaccini Vaxzevria (precedentemente denominato Covid-19 Vaccine AstraZeneca) come da recente indicazione dell’Aifa.
Parallelamente viene completata la vaccinazione di tutto il personale sanitario e sociosanitario, in prima linea nella diagnosi, nel trattamento e nella cura del Covid-19 e di tutti coloro che operano in presenza presso strutture sanitarie e sociosanitarie pubbliche e private.
A seguire, sono vaccinate le altre categorie considerate prioritarie dal Piano nazionale, parallelamente alle fasce anagrafiche secondo l’ordine indicato.
Le persone, che hanno già ricevuto una prima somministrazione, potranno completare il ciclo vaccinale col medesimo vaccino.