L’ordinanza firmata dal 24 ora fa dal presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, non ha evitato che la nostra regione finisse in zona arancione. Un provvedimento in tal senso dovrebbe essere firmato dal ministro della salute Roberto Speranza nelle prossime ore e dovrebbe entrare in vigore a partire dal domenica 15 novembre.
L’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza
Quindi, in base ai dati della settimana dal 2 all’8 novembre, dal 14 novembre l’Emilia Romagna andrà a rimpolpare l’elenco delle regioni arancioni assieme a Friuli e Marche, unendosi ad Abruzzo, Basilicata, Liguria, Puglia, Umbria e Sicilia. In zona rossa entrano Toscana e Campania che si aggiungono a Calabria, Lombardia, Piemonte, Provincia di Bolzano e Val d’Aosta. Restano zona gialla Lazio, Molise, Sardegna, Trento e Veneto.
L’ordinanza di Bonaccini >>>>
Ora i cittadini emiliano romagnoli dovranno districarsi tra le misure previste per le zone arancioni e quelle contenuto nell’ordinanza Bonaccini del 12 novembre (che entreranno in vigore a partire da sabato 14 novembre), che restano valide solo se peggiorative del Dpcm 3 novembre (ad esempio: vietata la movida nei centri storici, vietati i mercati, obbligo di indossare le mascherine appena usciti di casa, ecc., misure non previste nel Dpcm).
Le misure in sintesi per le attività produttive
I ristoranti e le altre attività di ristorazione, compresi bar, pasticcerie e gelaterie, sono aperti esclusivamente per la vendita da asporto, consentita dalle 5 alle 22, e per la consegna a domicilio, consentita senza limiti di orario, ma che deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti.
Rimangono aperti tutte le tipologie di negozi, comprese parrucchieri ed estetisti.
Essendo valida l’Ordinanza regionale del 12 novembre “nei giorni prefestivi e festivi, le grandi e medie strutture di vendita, sia con un esercizio unico (supermercati) sia con più esercizi (ipermercati), sono chiuse al pubblico, salvo che per la vendita di generi alimentari, le farmacie, le parafarmacie, le tabaccherie e le edicole.
Nei giorni festivi si aggiunge il divieto di ogni tipo di vendita, anche in esercizi di vicinato, al chiuso o su area pubblica, fatta eccezione per le farmacie, le parafarmacie, le tabaccherie, le edicole e la vendita di generi alimentari”.
Possono restare aperti oltre le ore 18 solo gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande siti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situate lungo le autostrade, negli ospedali e negli aeroporti. Per essere rimane l’obbligo di assicurare in ogni caso il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro.
Autocertificazione
Secondo quanto previsto dal Dpcm 3 novembre l’autocertificazione è obbligatoria per gli spostamenti durante le ore del coprifuoco, dalle 22 alle 5 del mattino. Per le zone arancioni è necessaria anche compilarla per qualsiasi spostamento fuori dal proprio comune e per recarsi in altra regione.