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Bonus dipendenti, alcune precisazioni dell’Agenzia delle Entrate

12 Mag 2020 | Coronavirus, News

bonus dipendentiIl Decreto Legge 17 marzo 2020 ha previsto l’erogazione di un bonus di 100 euro ai lavoratori dipendenti che hanno lavorato presso la propria azienda nel mese di marzo 2020, e il cui reddito complessivo da lavoro dipendente riferito all’anno 2019 non sia superiore a 40.000 euro.

L’Agenzia delle Entrate  ha fornito una serie di risposte ai quesiti di operatori, professionisti e associazioni, relativi a tale “bonus dipendenti”.

Quali sono i redditi che entrano nel computo dei 40 mila euro

L’Agenzia delle Entrate ha ribadito che, ai fini della verifica del rispetto del limite di 40 mila euro per il riconoscimento del bonus ai lavoratori dipendenti, deve considerarsi esclusivamente il reddito di lavoro dipendente assoggettato a tassazione ordinaria Irpef e non anche quello assoggettato a tassazione separata o ad imposta sostitutiva. Pertanto, ai fini del calcolo del limite reddituale di euro 40 mila, bisogna tenere conto dei redditi di lavoro dipendente conseguiti nel 2019, anche se derivanti da più rapporti di lavoro, assoggettati a tassazione ordinaria, con conseguente esclusione dalla determinazione del limite degli eventuali redditi di lavoro assoggettati a tassazione separata e quelli assoggettati ad imposta sostitutiva.

Le agevolazioni fiscali per il rientro dei lavoratori in Italia

In ragione della norma, volta ad agevolare i soli lavoratori con reddito di lavoro dipendente non superiore ad euro 40 mila, L’Agenzia delle Entrate è dell’avviso che per i dipendenti che nell’anno precedente a quello di erogazione del premio abbiano beneficiato delle agevolazioni previste per il rientro dei lavoratori in Italia, ovvero per i quali il reddito da lavoro dipendente non ha concorso per intero a tassazione il predetto limite dovrà essere calcolato in ragione dell’importo di reddito di lavoro dipendente effettivamente percepito. In altri termini, ai fini del calcolo del suddetto limite, occorre considerare i redditi percepiti dal lavoratore, indipendentemente dalla circostanza che lo stesso fruisca di un’agevolazione fiscale che gli consente di far concorrere a tassazione il reddito di lavoro dipendente in misura ridotta.

Il Bonus dipendenti vale anche per coloro che lavorano all’estero?

Il bonus di 100 euro, al ricorrere di determinati presupposti, viene erogato ai titolari di lavoro dipendente che sopportano il disagio di doversi recare presso la propria sede di lavoro. Considerato, pertanto, la ratio sottesa a tali disposizioni che, come detto, sono state emanate in ragione della situazione epidemiologica riscontrata nel nostro Paese, si ritiene che il sostituto d’imposta italiano non possa erogare il bonus di euro 100 ai propri dipendenti che svolgono l’attività lavorativa all’estero.

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