“Si tratta di un’operazione di buon senso. Ognuno di noi ha una responsabilità nei confronti della comunità della quale vive. Il vaccino non va interpretato come un obbligo, ma come una scelta di rispetto e tutela verso chi ci è vicino”, con queste parole Amilcare Renzi, segretario di Confartigianato Bologna Metropolitana, commenta il via libera del Governo al decreto legge con le misure per fronteggiare la nuova ondata di contagio da Covid19.
Al centro della riflessione l’obbligo del Green pass per il consumo al tavolo al chiuso in qualsiasi esercizio della ristorazione, nonché per potere accedere a spettacoli, musei, palestre, centri termali, ecc. “I nostri artigiani fin dai primi giorni della pandemia hanno messo la sicurezza dei dipendenti e dei clienti al primo posto, anche con investimenti importanti – continua Renzi -. Quindi non possiamo che essere d’accordo su questa misura che ci richiama tutti ad un grande senso di responsabilità per garantire la sicurezza del Paese in tutti i suoi aspetti”.
D’altra parte l’aumento dei contagi di questi giorni dimostrano che siamo ancora dentro a questa pandemia: “La crescita dei contagi non è una bella notizia soprattutto in previsione del prossimo autunno, anche se fortunatamente non c’è proporzionalità tra positivi e ricoveri – prosegue Renzi -. In un momento in cui l’economia sta tirando anche al di sopra delle aspettative, i dati economici sono tutti con il segno più, a maggior ragione comportamenti inopportuni sono da evitare perché potrebbero mettere a rischio questo percorso e farci ricadere in situazioni che abbiamo già vissuto e che sarebbero drammatiche per tutto il Paese”.
Renzi interviene, infine, sulle polemiche politiche che le misure stanno sollevando: “Mi sembra che il Governo stia agendo per il bene del Paese, con attenzione e sensibilità, non a caso il Green pass non è vincolato solo ai vaccini, ma lo si può ottenere anche con un tampone, così come è importante la modifica dei criteri per l’inserimento e il passaggio tra zone, favorendo il dato relatico all’occupazione dei posti di terapia intensiva e dei reparti Covid. Allora mi chiedo: nel momento in cui ho una vita sociale, come posso pensare di mettere a rischio la vita dei miei cari, degli amici, dei colleghi? Lasciamo stare la politica, non si tratta di destra o di sinistra, lasciamo stare l’anticostituzionalità, si tratta semplicemente di essere persone responsabili. E il vaccino è l’unica soluzione oggi praticabile per mettere in sicurezza le nostre comunità. Ciò non si traduce in un obbligo ma in un’azione di responsabilità civica. In questi due anni abbiamo fatto tantissimi sacrifici, perché rischiare di buttare via tutto e ricadere in un incubo che nessuno vuole rivivere? Il senso civico oggi ci richiede di garantire la sicurezza di chi ci è accanto, della comunità, dei centri di aggregazione e tra questi metto anche i posti di lavoro”.