Una straordinaria partecipazione di uomini e donne, oltre 1.000 tra funzionari, imprenditori, dirigenti, liberi professionisti, hanno partecipato al meeting di Confartigianato Emilia Romagna dal titolo “… e pensare che domani sarà sempre meglio” che si è svolto a Rimini lunedì 24 luglio.
1.000 persone accomunate dalla voglia di ripartire dopo i tragici eventi meteorologici di maggio, e che per questo chiedono misure idonee e tempestive.
Servadei: “La Romagna da sola non può farcela. Servono misure immediate”
Sono trascorsi oltre due mesi dall’alluvione, famiglie, imprese, Comuni hanno visto poco o nulla – ha affermato Davide Servadei, presidente Confartigianato Emilia Romagna -. La risposta a tutto questo l’ha data questa marea di persone, unite in una semplice riflessione: siccome in Emilia-Romagna siamo gente laboriosa, capace di rimboccarsi le maniche senza tante lamentele, non vorremmo che gran parte del peso della ricostruzione venga lasciato sulle nostre spalle. La Romagna da sola non può farcela. Servono misure immediate, all’altezza della catastrofe che abbiamo vissuto, e che siano spese bene. Questi eventi dimostrano inequivocabilmente come siano necessari piani straordinari di manutenzione e protezione del territorio. Non bastano più le pezze, occorre investire pesantemente nella protezione del territorio”.
Amilcare Renzi: “Una straordinaria risposta del nostro sistema”
“Una giornata indimenticabile – aggiunge Amilcare Renzi, segretario regionale di Confartigianato -. Una straordinaria risposta del nostro sistema, il messaggio che esce da Rimini è forte e chiaro: Confartigianato non lascerà sole le comunità e farà tutto il possibile perché alla Romagna venga riconosciuto tutto ciò che gli necessita dopo questa tragedia. Quello che è successo nelle pianure e nelle colline lascerà a lungo il suo segno e il suo ricordo. Donne e uomini hanno perso non solo le loro attività, ma in molti casi anche le loro case perché spesso le dimore dei piccoli imprenditori e degli artigiani sono attigue alle loro sedi di lavoro. Confartigianato Emilia Romagna ha dato fin dalle prime ore supporto e vicinanza, ha attivato un numero di emergenza e un conto corrente. Abbiamo svolto un collegamento prezioso, nel momento di massimo smarrimento, fra il nostro mondo e le istituzioni: la Regione, le province, la protezione civile, l’esercito, la marina, i vigili del fuoco. E continueremo a farlo giorno dopo giorno. Voglio infine ricordare e ringraziare tutti quei giovani che abbiamo definito ‘Angeli del fango’. Volontari infaticabili che sono entrati nelle botteghe e nelle officine. Con pale e stivali, si sono messi al servizio. E con loro tanti uomini e donne della nostra associazione che si sono messi a disposizione, indossando le ali degli angeli, dimostrando una vicinanza concreta ai nostri associati”.
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