Una circolare, firmata dai Ministeri dello Sviluppo economico e della Salute ed emanata in questi giorni, cambia le carte in tavola a proposito dell'obbligo, che scatterà dal 13 dicembre prossimo, per le imprese del settore alimentare, di indicare sulle etichette i valori nutrizionali dei prodotti espressi in calorie, grassi, carboidrati, proteine, sale.
Secondo le nuove indicazioni ministeriali infatti, le imprese artigiane che producono e vendono piccole quantità di alimenti preconfezionati nel mercato locale non saranno obbligate a inserire in etichetta la cosiddetta “tabella nutrizionale”. Si lascia quindi agli imprenditori artigiani che vendono i loro prodotti nella provincia d'origine e in quelle limitrofe, la libertà di dichiarare le caratteristiche degli ingredienti utilizzati.
Al di là degli obblighi di legge, per gli artigiani mostrare e valorizzare la qualità delle materie prime degli alimenti è diventato ormai un elemento distintivo rispetto alla produzione di serie e standardizzata.
Su trasparenza e chiarezza delle informazioni si gioca gran parte della capacità di attrarre consumatori sempre più attenti alla qualità di ciò che mettono in tavola. Non è un caso che proprio il settore alimentare sia quello che ha resistito di più alla crisi.
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