Migliora a dicembre la fiducia delle imprese con un incremento del 5,3% rispetto a novembre di pari passo con l’aumento della fiducia dei consumatori che si aggira attorno al 4%. I dati pubblicati nei giorni scorsi dall’Istat evidenziano un rinnovato clima di fiducia sostenuto dal settore manifatturiero (+5,5% per indice di fiducia) e dalle aspettative, espresse dagli imprenditori operanti nei servizi di mercati (+4,5%). Nella manifattura e nelle costruzioni – settori dove è più elevata la quota di imprese artigiane – i livelli della fiducia di dicembre sono più vicini ai livelli pre crisi di febbraio: la manifattura raggiunge i livelli massimi dopo lo scoppio della pandemia mentre le costruzioni, che ad ottobre avevano pienamente recuperato i livelli di febbraio, hanno registrato una dinamica negativa negli ultimi due mesi.
Il 2021, dopo il forte calo del Pil del 2020, segnerà una risalita, con intensità che dipenderà dall’evoluzione della pandemia e il prolungamento delle misure di contenimento della diffusione della seconda ondata di contagi, dalla tempistica dell’introduzione dei vaccini e dagli effetti dei fondi previsti dal piano Next Generation EU.
Secondo le ultime previsioni della Banca d’Italia pubblicate lo scorso 11 dicembre, dopo un calo del Pil del 9% nel 2020, si registrerà una risalita del +3,5% nel 2021. L’intensità della ripresa potrebbe dimezzarsi con il protrarsi della pandemia.
L’analisi dei dati di Unioncamere-Anpal evidenzia che le micro e piccole imprese prevedono di recuperare un livello accettabile di attività tra la fine del 2020 e la prima metà del 2021 nel 35,5% dei casi, ed entro il secondo semestre 2021 nel 64,5% dei casi.
Si osserva una maggiore resilienza della Mpi, che recuperano più velocemente rispetto a medie imprese (di cui il 31,5% recupera entro la prima metà 2021) e grandi imprese (di cui il 29,6% entro la prima metà 2021). In chiave settoriale si anticipano maggiormente i tempi della ripresa per i settori manifatturieri della gomma e plastica (45,7% imprese recuperano entro la prima metà del 2021), della chimica-farmaceutica (45,6%) e delle costruzioni (45,3%), comparto da cui provengono segnali positivi dell’attività edilizia, come documentato nel report presentato nei giorni scorsi all’Assemblea di Anaepa- Confartigianato Edilizia.
29 Quest’ ultimo comparto, con l’automotive, è il segmento della manifattura che registra i più ampi cali di produzione ed export.