Una maggior attenzione alle micro, piccole e medie imprese del territorio regionale, con un aumento dei fondi a sostegno degli investimenti per l’innovazione tecnologica, un piano per la valorizzazione dell’istruzione e della formazione tecnica, a fronte di un mercato che sempre più attinge ai Paesi stranieri per poter far fronte alla propria domanda di lavoro, e un road-map condivisa per le nuove infrastrutture viarie e digitali della regione, da troppo tempo ferme al palo e che rallentano l’economia dei territori.
Sono alcune delle richieste contenute nel memorandum dal titolo “Il Valore Artigiano protagonista nelle scelte del governo dell’Emilia-Romagna”, che Confartigianato Emilia-Romagna ha presentato a Bologna nei giorni scorsi al presidente della Regione Stefano Bonaccini.
Il documento di Confartigianato contiene un’approfondita analisi della situazione economica e sociale del territorio dal punto di vista delle micro, piccole e medie imprese e della visione di comunità che il mondo dell’artigianato da sempre esprime, con il suo radicamento nei territori. Fra i temi emersi anche la necessità di una più efficace lotta all’abusivismo, gli incentivi all’insediamento artigianale nei territori svantaggiati, la situazione del polo fieristico con la proposta di creare una holding regionale che accorpi le realtà di Bologna, Parma e Rimini per confrontarsi alla pari con i grandi player europei, la valorizzazione della rete dei laboratori e dei saperi artigiani.