Home » Ecobonus, lo sconto in fattura distorce il mercato

Ecobonus, lo sconto in fattura distorce il mercato

16 Lug 2019 | News

L’ecobonus scontato in fattura, così come previsto dall’articolo 10 del Decreto Crescita, rischia di produrre una grave distorsione del mercato a danno delle micro e piccole imprese. Questo è il senso di una comunicazione inviata dal presidente di Confartigianato, Giorgio Merletti, al presidente dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, Roberto Rustichelli, sulla possibilità di ottenere, da parte dell’utente finale di lavori di riqualificazione energetica o antisismici, uno sconto immediato sulle fatture da parte dell’impresa che ha realizzato i lavori in alternativa alla detrazione fiscale in 10 anni. Tale sconto potrà essere rimborsato all’impresa dallo Stato tramite un corrispondente credito d’imposta da utilizzare esclusivamente in compensazione, in cinque anni. Inoltre, l’impresa potrà scegliere di cedere il credito così acquisito ai suoi fornitori di beni e servizi. Non potrà invece cederlo a istituti di credito e intermediari finanziari.

Nella nuova segnalazione all’Antitrust, che nei giorni scorsi era intervenuta sul tema dando opinione negativa, il Presidente Merletti sottolinea che questo meccanismo penalizza, escludendole dal mercato, le migliaia di piccole imprese del ‘sistema casa’ che solo per scarsa liquidità finanziaria e insufficiente capienza fiscale per compensare il credito d’imposta non saranno in grado di praticare lo sconto. Ciò a vantaggio dei fornitori più strutturati e dotati di elevata capacità organizzativa e finanziaria (ad esempio le grandi multiutility e le multinazionali del ‘fai da te’) che saranno in condizione di anticipare la liquidità necessaria a integrare lo sconto. Confartigianato considera irrealizzabile nella pratica concreta anche l’ulteriore cessione del credito ai fornitori delle piccole imprese, poiché, in generale, nessun fornitore si accollerà né il credito né gli oneri finanziari e i relativi rischi delil’operazione. La misura sull’ecobonus finisce così per contraddire l’obiettivo del Decreto crescita che punta a rilanciare l’economia del settore delle costruzioni, favorendo contemporaneamente l’innovazione e la sostenibilità del patrimonio immobiliare italiano e il rilancio dei consumi.

(fonte Confartigianato.it)