Secondo un report di Unioncamere si è registrato, in questo inizio d'anno, un lieve ma significativo segno positivo nella crescita delle imprese femminili in Emilia Romagna. Con 84.210 unità, pari al 20,5% del totale delle imprese regionali, le “quote rosa” aumentano quindi di 116 unità rispetto alla stessa data del 2014. Un dato che va letto anche a confronto con le imprese non femminili, che invece scendono di oltre 5.000 unità con un -1,5%. Accelerano le società di capitale, +6,1 per cento (740 unità), ma si riducono le ditte individuali e le società di persone. Continua la flessione in agricoltura, commercio e manifattura, bene invece servizi di ristorazione, alla persona e le attività professionali, scientifiche e tecniche.
A livello nazionale le imprese a conduzione femminile sono aumentate dello 0,3% per un totale di 1.141.019.
Molto bene le società di capitale, con 740 unità in più rispetto allo scorso anno, grazie anche alle nuove norme sulle società a responsabilità limitata. Calano però le società di persone, cooperative e consorsi e, in misura minore, le ditte individuali.
La tendenza positiva, osservando i settori merceologici, risulta disomogenea. Ancora in calo le aziende agricole, il commercio e la manifattura mentre salgono i servizi di ristorazione e il terziario.
A livello regionale, in cui primeggiano Veneto, Lombardia e Lazio, l'Emilia Romagna è fra le prime dieci per crescita.