Il decreto legislativo sulle energie rinnovabili approvato dal Governo lo scorso 3 marzo ha provocato confusione e incertezza tra gli imprenditori e mette a rischio la sopravvivenza delle 85.000 imprese del settore. Il Governo ci ripensi e ristabilisca regole stabili per dare certezze agli investimenti delle imprese e garanzie all’occupazione.
E’ la posizione espressa oggi dai vertici di Rete Imprese Italia (Casartigiani, CNA, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti) nel corso di un incontro al Ministero dello sviluppo economico.
Per restituire tranquillità agli imprenditori, Rete imprese Italia chiede la rapida approvazione del nuovo decreto d’incentivazione del fotovoltaico, senza attendere la scadenza del 30 aprile, e una clausola di transizione che permetta di mantenere fino al 31 maggio 2012 le condizioni previste dalla normativa precedente.
Secondo le proposte indicate da Rete imprese Italia, le nuove regole sugli incentivi alle energie rinnovabili dovranno scoraggiare le speculazioni ma senza danneggiare gli impianti piccoli e tecnologicamente avanzati. In questo senso la revisione complessiva del meccanismo del conto energia, compresa la riduzione tariffaria, dovrà essere concentrata sugli impianti di grandi dimensioni e dovrà rispettare l’andamento del costo totale delle diverse tipologie di impianti.
Rete imprese Italia ritiene che il nuovo decreto non debba contenere limiti annuali di potenza elettrica ammessa agli incentivi, ma dovrà al contrario individuare nuovi obiettivi di potenza installata diversificati per tipologia di impianto e coerenti con una strategia complessiva di promozione delle fonti rinnovabili nel nostro paese.
Fonte: www.confartigianato.it