Il nostro Paese sta scalando le classifiche internazionali della produzione di energia da fonti rinnovabili: fotovoltaico, eolico, geotermico, biomasse. E ha raggiunto record insospettabili rilevati in un rapporto dell’Ufficio studi di Confartigianato.
Bastano due esempi: l’Italia è il secondo mercato al mondo, dietro la Germania, per potenza installata di impianti che sfruttano il calore del sole.
Soltanto la Puglia, nel 2009, ha registrato una potenza di energia fotovoltaica pari a quella di tutta la Cina. Ed è proprio il Mezzogiorno l’area leader nelle fonti rinnovabili: tra il 2003 e il 2008, nelle regioni meridionali, la produzione di energie rinnovabili è aumentata del 204%, a fronte di un tasso di crescita nazionale del 60%. Enorme, nel Mezzogiorno, la crescita di produzione da impianti che utilizzano la forza del vento: dal 2003 al 2008 è aumentata del 98,2%.
Energia sempre più verde che porta con sé grandi opportunità per la nostra economia. Sono infatti quasi 90.000 le aziende, spesso di piccole dimensioni, coinvolte nelle filiere produttive delle fonti rinnovabili.
Il loro numero aumenta nonostante la crisi e, ancora una volta, è il Sud Italia a guidare la crescita di queste attività dove si registrano specializzazioni innovative: dai produttori di turbine eoliche agli installatori di pannelli fotovoltaici, dai preparatori di biomasse ai tecnici dei sistemi di accumulo del biometanolo.
Nuovi mestieri anti-crisi che aprono spazi per chi vuole mettersi in proprio ma sono anche occasione per la trasformazione tecnologica e la rinascita di vecchie attività che sembravano in declino.
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