Si conclude con la premiazione dei migliori diplomati imolesi del 2006 l’iter di Scuola e imprese. Filo diretto tra formazione e mondo del lavoro, progetto realizzato da Confartigianato Assimprese del circondario imolese in collaborazione con il Resto del Carlino.
La cerimonia, che si svolgerà mercoledì 28 febbraio (ore 18) nella sede della Camera di Commercio di Imola avrà lo scopo di assegnare agli studenti delle scuole superiori cittadine che lo scorso luglio si sono diplomati con il massimo dei voti, un riconoscimento sia formale che economico, grazie alla collaborazione della Banca di Credito Cooperativo Ravennate Imolese.
All’iniziativa saranno presenti, oltre al segretario di Confartigianato Assimprese del circondario imolese Amilcare Renzi, il vice sindaco e assessore alla cultura Fabrizio Castellari, il vescovo Mons. Tommaso Ghirelli e il direttore generale della Banca di Credito Cooperativo Ravennate Imolese Edo Miserocchi.
Scuola e imprese. Filo diretto tra formazione e mondo del lavoro è un progetto lanciato nella scorsa primavera da Confartigianato Assimprese del circondario imolese in collaborazione con il Resto del Carlino e rivolto ai giovani che frequentavano le ultime classi degli istituti superiori. Per diversi mesi è stato pubblicato sul sopraccitato quotidiano un approfondimento dedicato ogni volta ad uno dei percorsi formativi proposti dagli istituti superiori del territorio imolese, arricchito dalle interviste ad allievi “illustri” della stessa scuola che hanno avviato attività imprenditoriali di successo e hanno raccontato il percorso che li ha portati alla realizzazione professionale.
La finalità di Scuola e imprese era quella di fornire ai ragazzi che stavano per concludere l’iter scolastico obbligatorio e dovevano scegliere se proseguire gli studi oppure intraprendere una professione, gli strumenti per conoscere più da vicino la realtà lavorativa, sapere quali fossero le possibilità offerte dal nostro territorio, ma non tanto attraverso dati e cifre quanto dal racconto di esperienze dirette.