L’invito al Governo e al Parlamento non potrebbe essere più chiaro: Liberate le energie delle nostre imprese.
Lo lancerà il Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini, nel corso dell’Assemblea della Confederazione che domani, giovedì 15 giugno, vedrà riuniti a Roma oltre 1.000 imprenditori provenienti dalle Associazioni di tutta Italia.
Ad ascoltare Guerrini e a replicare alla sua relazione saranno il Ministro dello Sviluppo Economico Pierluigi Bersani ed il VicePresidente del Consiglio Francesco Rutelli. In platea è prevista la presenza di numerosi rappresentanti dell’Esecutivo, del Parlamento, delle forze economiche e sociali.
Guerrini è esplicito: “Misureremo la volontà del nuovo Governo e del nuovo Parlamento di rilanciare la competitività delle nostre aziende, liberandole dai troppi costi e vincoli che ne schiacciano le potenzialità”.
“Nonostante la sfavorevole congiuntura di questi ultimi anni – spiega – l'artigianato ha tenuto, sia in termini di numero di imprese sia in termini di occupazione. A dimostrazione di una vitalità e di un ruolo saldamente radicato nell'economia nazionale”.
Eppure sono tanti i costi e i vincoli che comprimono le potenzialità delle piccole imprese e tante le questioni in sospeso che il leader di Confartigianato denuncerà durante l’Assemblea e che sono riassunte nel “Rapporto sulla libertà d’impresa” che la Confederazione presenterà domani.
“In Europa, ma anche nel mondo – sostiene Guerrini – siamo il Paese con la maggiore quantità di catene che imprigionano l’economia, che impediscono alle nostre imprese di ‘volare’ e di competere nel mercato globale. E che ‘uccidono’ il 40% delle aziende entro i primi 4 anni di vita. E se un imprenditore trova il coraggio di andare avanti, incontra sulla sua strada altri ostacoli”.
Nel cahier de doleances che Guerrini illustrerà al Governo si va dalla burocrazia che continua a pesare come un macigno sulle spalle dei piccoli imprenditori, ai costi dell’energia, alla pressione fiscale, alle mancate liberalizzazioni, alle difficoltà di accesso al credito. Fino ad arrivare alla riduzione del costo del lavoro che Confartigianato chiede di realizzare anche attraverso la diminuzione delle tariffe Inail pagate dagli artigiani. “Una richiesta, quest’ultima – ricorda Guerrini – che il Governo Berlusconi, nonostante gli impegni assunti nei nostri confronti, non ha trasformato in realtà. Domani chiederemo al Governo Prodi di avere il coraggio che un altro Governo non ha avuto”.