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Titolare effettivo, il Consiglio di Stato sospende l’operatività del Registro

28 Mag 2024 | News

titolare effettivo registro imprese

Il Consiglio di Stato ha accolto le richieste cautelari presentate da alcune associazioni fiduciarie e ha sospeso l’esecutività delle sentenze del Tar del Lazio sull’obbligo di comunicazione del Titolare Effettivo al Registro.

L’operatività del Registro è stata sospesa fino al 19 settembre 2024, che è la data fissata per la discussione del merito degli appelli in pubblica udienza.

 

Le tappe della decisione sul Titolare Effettivo

Come noto, entro l’11 dicembre 2023 doveva essere effettuata la (prima) comunicazione dei dati relativi alla titolarità effettiva delle imprese dotate di personalità giuridica con obbligo di iscrizione nel Registro Imprese (srl, spa, sapa e cooperative).

A ridosso della scadenza, a seguito di un ricorso, con l’ordinanza del 7 dicembre 2023, il Tar del Lazio ha sospeso l’efficacia del Decreto recante l’“Attestazione dell’operatività del sistema di comunicazione dei dati e delle informazioni sulla titolarità effettiva”. Per effetto di tale ordinanza, è stato sospeso il termine entro il quale doveva essere assolto l’adempimento in esame (la sospensione della comunicazione dei dati del titolare effettivo ha interessato tutti i soggetti obbligati).

Come confermato dal MiMiT nella Nota 11 aprile 2024  il termine ultimo per svolgere l’adempimento in esame è scaduto in quella data. Di fatto ciò ha creato i presupposti per l’applicazione della sanzione da 103 a 1.032 euro, ridotta a 1/3 per le comunicazioni (tardive) entro 30 giorni dalla predetta data.

Recentemente il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale con 5 specifiche ordinanze, accogliendo i ricorsi cautelari presentati da alcune associazioni fiduciarie contro le sentenze del Tar del Lazio, ha:

  • sospeso l’esecutività delle stesse e di conseguenza l’operatività del Registro dei titolari effettivi
  • fissato al 19 settembre 2024 la discussione del merito degli appelli in pubblica udienza

 

I chiarimenti delle Camere di Commercio

Lo spirare del termine in data 12 aprile 2024 ha generato i presupposti per l’applicazione della sanzione da 103 a 1.032 euro, ridotta a 1/3 per le comunicazioni (tardive) entro 30 giorni.
Le Camere di Commercio sui propri siti Internet specificano che:

  • è sospesa l’attività concernente l’irrogazione delle sanzioni
  • sono sospesi l’accreditamento e l’accesso alla consultazione delle informazioni contenute nel Registro dei titolari effettivi da parte dei soggetti autorizzati e portatori di legittimo interesse.

 

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