L’Inps, in una Circolare del 29 gennaio, rende noto il valore massimo mensile dell’indennità di disoccupazione NASpI. L’indennità, per l’anno 2024, è pari a 1.550,42 euro. Di conseguenza, per l’anno in corso, il contributo di licenziamento ammonta a 635,67 euro, per ogni anno di anzianità di servizio. In caso di licenziamento l’indennità NASpI è pari a 1.271,34 euro per ogni anno di anzianità di servizio.
Il valore massimo del contributo di licenziamento è pari a 1.907,01 euro, ovvero il triplo del valore annuo del contributo stesso.
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A carico del datore è dovuta una somma pari al 41% del massimale mensile di NASpI per ogni 12 mesi di anzianità aziendale negli ultimi 3 anni.
Come precisato dall’Inps, per calcolare l’importo dovuto, occorre prima determinare l’anzianità lavorativa del lavoratore cessato: infatti, il contributo si calcola in proporzione ai mesi di anzianità aziendale, maturati dal lavoratore nel limite di 36. Per periodi inferiori all’anno il contributo si determina in proporzione ai mesi di durata del rapporto.