La legge 165/2021, entrata in vigore lo scorso 21 novembre, modifica il decreto-legge 21 settembre 2021, n. 127, recante misure urgenti per assicurare lo svolgimento in sicurezza del lavoro pubblico e privato mediante l’estensione dell’ambito applicativo della certificazione verde Covid-19 e il rafforzamento del sistema di screening. In particolare prevede la possibilità nel settore pubblico e privato di ricevere, su richiesta spontanea del dipendente, la certificazione verde. La consegna del Green Pass al datore di lavoro permette al lavoratore di evitare le verifiche quotidiane della certificazione per la durata di validità della stessa.
“L’introduzione di tale opzione implica l’adozione di una serie di misure tecniche e organizzative allo scopo di proteggere la riservatezza dei lavorato – spiega Chiara Ciccia Romito, responsabile dei Servizi legali e Privacy di Confartigianato Bologna Metropolitana. Le principali: fornire una adeguata informativa al trattamento dei dati (la base giuridica si rinviene nell’adempimento all’obbligo legale, non nel consenso come sottolineato dall’Autorità Garante); Attuare idonee misure di sicurezza al fine di proteggere la documentazione conservata, nel caso di consegna digitale attuare un solo canale di ricezione e adottare misure di sicurezza informatiche; designare i soggetti delegati alla ricezione con istruzioni precise sulle politiche da attuare e sulle modalità di conservazione; aggiornare il documento interno privacy e il registro dei trattamenti coinvolgendo il Dpo o il privacy officer”.
Per ulteriori informazioni rivolgersi alle sedi di Confartigianato Bologna Metropolitana o scrivere a privacy@assimprese.bo.it.