“Gli anziani e la solitudine”: un tema di grande attualità che si è aggravato dopo questi due anni di pandemia. Anap Confartigianato Emilia Romagna l’ha affrontato con un convegno che si è svolto nella mattinata di sabato 30 ottobre all’Hotel Centergross di Bologna e che ha visto la presenza di oltre 140 persone.
Al centro l’intervento del professore, Marco Trabucchi, già professore ordinario di Neuropsicofarmacologia nell’Università di Roma “Tor Vergata”, specialista in psichiatria, è direttore scientifico del Gruppo di Ricerca geriatrica di Brescia, presidente dell’Associazione italiana di Psicogeriatria. “Il senso della vita è dato dal vivere con gli altri – ha affermato nel suo intervento il professore Marco Trabucchi -. Se non si verifica questo la solitudine non si batte. Come Anap dovete rendere palese alla comunità la sofferenza di chi è solo e diffondere la conoscenza della solitudine. La sofferenza talvolta è nascosta, per questo occorre impedire che si chiudano gli occhi di fronte a questo problema”.
L’Anap ha raccolto lo stimolo di Trabucchi: “Questo convegno serve sia per affrontare un problema che con la pandemia si è acuito, sia per risollevarci dopo due anni terribili – ha affermato Giampaolo Palazzi, presidente Anap Confartigianato Emilia Romagna -. Abbiamo bisogno di ritrovarci, di riprendere il dialogo e di confrontarci. Il tema della solitudine è importantissimo, ricordiamo che in Italia ci sono 16 milioni di pensionati, tra questi tanti soffrono, non solo dal punto di vista sociale o sanitario, ma anche economico, molti vivono con pensioni bassissime e questo è un altro problema che intendiamo affrontare”.
“Mi piace sottolineare quanto faccia l’Anap, il nostro settore che dedica attenzione al mondo dei pensionati e a quello che hanno rappresentato – ha detto Davide Servadei, presidente Confartigianato Emilia Romagna -. I pensionati sono un po’ come gli ex combattenti, sono coloro che sono stati in trincea, che hanno rappresentato il nostro mondo sotto vari punti di vista. Per noi è molto importante tenere le luci accese su questo mondo e sulle attività che svolge”.
“Ben vengano queste iniziative per far sì che la gente esca, torni a socializzare, a discutere di temi importanti che richiedono l’impegno e il contributo di tutti – ha aggiunto Guido Celaschi, presidente nazionale Anap -. La solitudine è una brutta bestia che porta con sé tante altre problematiche, a cominciare da quelle che riguardano la salute. E’ importante l’impegno che la nostra associazione svolge giorno per giorno in ogni territorio”
“Per battere la solitudine servono scelte strategiche – ha aggiunto Trabucchi -. In alcuni piccoli Comuni sono stati fatti degli assessorati alla Solitudine, non è la soluzione del problema, ma un passo avanti, si richiama l’attenzione, forse ci possono essere un po’ di risorse per fare iniziative. Noi dobbiamo tutti impegnarci perché l’anziano esca di casa, occorre indurlo alla relazione, ecco quindi l’importanza di tante iniziative che si fanno nei territori: passeggiate, giochi, attività culturali. E’ fondamentale lo stile della vicinanza a una persona sola, non dobbiamo parlare, ma saper ascoltare con gentilezza e con amore, sentimenti che non sono mai sprecati”.
“Un ringraziamento a Trabucchi che ha lanciato stimoli importanti e all’Emilia Romagna che dopo la pandemia ha affrontato un tema così importante con un convegno in presenza – ha concluso Fabio Menicacci, segretario nazionale Anap -. Il pienone di oggi ci indica che il tema è molto sentito. La nostra associazione sono anni che presenta ai vari governi che si sono succeduti delle proposte sull’autosufficienza, al cui interno c’è chiaramente il tema della solitudine, cercando di trovare soluzione, compresi eventuali aiuti economici ai familiari, oltre ad altre formule che permettano alle persone di entrare in contatto tra di loro, anche con forme di mutuo aiuto. Confartigianato, Anap, assieme all’Ancos, l’associazione di promozione sociale che costituisce i circoli ricreativi, stanno svolgendo un ruolo importante per combattere questo fenomeno di grande importanza sociale”.