Archiviata l’esperienza del Sistri, sta per iniziare una nuova era nella tracciabilità dei rifiuti con il Rentri (Registro elettronico nazionale di tracciabilità rifiuti) del quale Confartigianato ha seguito in prima linea l’evoluzione. Con il recepimento del pacchetto di direttive europee sull’economia circolare, ed in particolare con l’entrata in vigore del D.Lgs116/2020, la Confederazione ha chiesto ed ottenuto che il nuovo sistema prevedesse costi contenuti, fosse interoperabile con i sistemi gestionali esistenti e che il suo avvio fosse preceduto da una graduale sperimentazione.
A questo proposito, a dicembre 2020 Confartigianato è stata la prima Confederazione a fornire al ministero per la Transizione ecologica (Mite) un campione rappresentativo di 30 imprese associate che, per il tramite delle associazioni territoriali, si sottoporranno alla sperimentazione di un prototipo di registro elettronico.
Ora finalmente la sperimentazione sta partendo e l’Albo gestori ambientali, per conto del ministero, ha sottoposto alla firma delle associazioni nazionali il protocollo di adesione alla sperimentazione.
Con la sigla del suo presidente, Marco Granelli, Confartigianato ha sancito la piena adesione alla sperimentazione che verrà gestita a livello territoriale con una cabina di regia a livello nazionale.