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Transizione ecologica e digitale, un protocollo per formare le nuove competenze

10 Giu 2021 | News

Transizione ecologica e digitale sono tra i punti fermi del Recovery plan, l’Europa ha inserito questi processi come una pregiudiziale per potere avere le risorse per la ripartenza. L’accordo tra ministero del Lavoro e della Politiche sociali e Regione Emilia-Romagna, che ha portato a un protocollo d’intesa che vede le firme del ministro Andrea Orlando e del presidente Stefano Bonaccini, ha proprio l’obiettivo di creare nuova e buona occupazione. In particolare, quei profili professionali necessari alla ricostruzione, capaci di leggere il mondo di domani e, quindi, di affrontare da subito le sfide che abbiamo davanti. Per arrivare a realizzare un futuro diverso, centrato su sviluppo sostenibile, innovazione, reti sociali allargate.

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L’intesa avvia una stretta collaborazione per aumentare e migliorare le capacità di intervento sul mercato del lavoro per i settori produttivi ad elevata specializzazione nel contesto regionale, formando nuove competenze e accompagnando le persone verso un’occupazione stabile, soprattutto i giovani e le donne, in particolare nei settori dei Big Data, del supercalcolo – High Performance Computing – e della transizione ecologica.

L’ecosistema dell’innovazione dell’Emilia-Romagna comprende 10 Tecnopoli della ricerca, con 20 sedi territoriali, 84 laboratori della Rete Alta Tecnologia, incubatori e fab-lab. Al Tecnopolo di Bologna verranno installati supercomputer che porteranno ad avere qui il 20% della capacità di supercalcolo europea e l’80% di quella italiana. A cominciare dal Data Centre del Centro europeo per le Previsioni metereologiche a medio termine, il cui trasloco da Reading, in Gran Bretagna, è prossimo, e Leonardo, la macchina europea High performance computing nell’ambito della EuroHPC-Joint undertaking eropea.

Il Protocollo di intesa ha lo scopo di sperimentare la creazione di sistemi di conoscenza per anticipare la domanda e la programmazione dell’offerta di competenze, ideando nuovi strumenti con particolare attenzione ai fabbisogni espressi dai settori produttivi ad elevata specializzazione. L’accordo coinvolge direttamente Anpal, l’Agenzia nazionale politiche attive per il lavoro, e l’Agenzia regionale per il lavoro, oltre che gli attori della Rete attiva regionale per il lavoro e i soggetti dell’ecosistema regionale dell’innovazione dell’Emilia-Romagna.

L’accordo siglato oggi con il Ministero si inserisce nel percorso tracciato dal “Patto per il Lavoro e il Clima, sottoscritto dalla Regione a dicembre 2020 con enti locali, organizzazioni sindacali e datoriali, atenei, associazioni ambientaliste, enti del Terzo settore, professioni, Camere di Commercio e Associazione bancaria italiana.