Dall’1 giugno è possibile consumare dentro ai locali, pranzare e cenare anche al chiuso, nel rispetto delle nuove linee guida approvate lo scorso 28 maggio.
Ma a differenza di ciò che si ventilava nei giorni scorsi, per pranzi e cene resta il limite delle 4 persone per tavolo, a meno che non si tratti di conviventi. La confusione era stata generata dal testo che non riportava nessun limite ai tavoli, tanto che è dovuto intervenire lo stesso ministero della Salute per un chiarimento.
“A causa di una scarsa chiarezza sulla vigenza delle disposizioni normative è stato indicato erroneamente che viene sancito il superamento del limite delle quattro persone a tavola, ma in realtà il rispetto di tale limite è previsto all’art. 27 del Dpcm del 2 marzo 2021, che risulta tutt’ora vigente, secondo le disposizioni di coordinamento contenute nell’art. 16 del DL 65 del 18 maggio scorso – fa sapere Confartigianato Imprese, settore Alimentazione -. Per cui resta obbligatorio il rispetto del limite di quattro persone per tavolo, ad eccezione delle persone conviventi. In considerazione proprio del caos normativo imperante lo stesso ministero della Salute è dovuto intervenire con una dichiarazione che conferma il mantenimento del suddetto limite anche per le attività svolte nella zona bianca”.