Dalla stazione centrale di Bologna all’aeroporto Guglielmo Marconi in sette minuti, sembra un sogno, ma con il People mover è realtà. Alle 5.40 di mercoledì 18 la navetta elettrica che, scavalcando il traffico di Bologna collega la stazione centrale all’aeroporto in poco più di 7 minuti, ha iniziato a viaggiare e a trasportare i suoi primi passeggeri.
L’attesa era tanta e finalmente è entrata ufficialmente in funzione, pur con traffico limitato e capienza ridotta a causa dell’emergenza sanitaria, una delle infrastrutture più attese a livello regionale. Un servizio di trasporto rapido su monorotaia che sovrappassa l’autostrada A14 e la tangenziale di Bologna per unire due punti nevralgici della città come appunto la stazione e l’aeroporto, con fermata intermedia nel quartiere Lazzaretto.
“In questi anni abbiamo investito e lavorato tanto, assieme al Comune di Bologna e a tutti gli attori del progetto, per realizzare e completare questa grande opera di trasporto veloce, ecologico e sicuro che inauguriamo oggi grazie al lavoro di squadra – sottolinea Andrea Corsini, assessore regionale alle Infrastrutture -. Far partire il viaggio del People Mover proprio in questo momento così delicato legato alla pandemia, credo sia un bel segnale, che dimostra la forza e la determinazione con cui siamo soliti affrontare e superare le sfide, anche quelle più difficili. Questo è un giorno che ci proietta nel futuro e noi siamo pronti a cogliere le opportunità che questa struttura porterà in termini di attrattività turistica, perché è anche attraverso la realizzazione di queste opere moderne che passa la ripresa economica di una regione importante come l’Emilia-Romagna”.
L’infrastruttura, gestita da Marconi Express Spa, realizzata dalle società di ingegneria Mate Engineering e Sts di Bologna e progettata dall’architetto Massimo Iosa Ghini, ha un costo complessivo di circa 125 milioni di euro, di cui 27, 5 milioni di investimento regionale.